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Reddito di solidarietà, varato il regolamento attuativo. Protesta la Lega

Il provvedimento specifica che l'adesione dei componenti del nucleo beneficiario del Reddito di solidarietà (Res) è condizionato all'accettazione di un progetto di reinserimento sociale o lavorativo

Andrà da un minimo di 80 euro, per i nuclei composti da una sola persona, a un massimo di 400 euro al mese, per quelli composti da e 5 o più membri, il contributo economico previsto dal Reddito di solidarietà (Res) per le famiglie in condizione di povertà assoluta in Emilia-Romagna. Nuclei familiari di cui almeno un componente sia residente in regione da almeno 24 mesi, con indicatore della situazione economica equivalente (Isee) inferiore o uguale a 3mila euro.

I beneficiari della misura saranno coinvolti in un “Progetto di attivazione sociale e di inserimento lavorativo”, con l’obiettivo di favorire l’occupazione delle persone in età da lavoro e di combattere l’esclusione sociale per coloro che non sono nelle condizioni di poter lavorare. L’erogazione del Reddito di solidarietà ai nuclei che l’avranno ottenuto avverrà, bimestralmente, attraverso accredito su un’apposita Carta acquisti prepagata. Il Reddito di solidarietà allarga così la platea di coloro che possono beneficiare del Sostegno all’inclusione attiva (Sia), la misura messa in campo dal governo a livello nazionale e già attiva da alcuni mesi.

Queste alcune delle misure contenute nel Regolamento attuativo della legge regionale numero 24 del 19 dicembre scorso (“Misure di contrasto alla povertà e sostegno al reddito”) – atto previsto dalla norma stessa – messo a punto dall’assessorato e presentato martedì in Commissione assembleare Politiche per la salute e politiche sociali, che ha espresso parere positivo sul documento.

continua nella pagina successiva ====> IL COMMENTO DELL'ASSESSORE REGIONALE

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