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"Smartphone, griffe e 100 euro al giorno: questi i falsi poveri davanti ai supermercati"

Le segnalazioni si susseguono e il consigliere comunale della Lega Nord Daniele Mezzacapo ne raccoglie ogni giorno

"Sia i parcheggi così come le aree adiacenti a tanti supermercati del forlivese, sono letteralmente assediate da rom, immigrati che infastidiscono le persone e che talvolta con una certa aggressività incutono timore alla clientela. Alcuni supermercati, hanno dovuto far fronte a questo fenomeno con personale di controllo che presidia l’esterno degli esercizi commerciali per evitare che si verifichino episodi spiacevoli che comunque non mancano". Le segnalazioni si susseguono e il consigliere comunale della Lega Nord Daniele Mezzacapo ne raccoglie ogni giorno da cittadini ed addetti dei supermercati, con l’obiettivo di portare all’attezione dell’amministrazione il problema.

“Sono in continuo aumento il numero di mendicanti e nullafacenti che chiedono l’elemosina di fronte ai supermercati – spiega - Spesso con fare aggressivo incutono timore ai clienti chiedendo loro spiccioli o magari i soldi del carrello. Queste situazioni creano insicurezza e paura alla gente, non solo di sera. Non mi stupirei se a Forlì ci fosse una vera e propria organizzazione dietro al fenomeno dell’accattonaggio. Per tanti il mendicare è diventato una vera e propria occupazione. Mi è stato addirittura riferito che a fine giornata queste persone si recano alle casse dei supermercati per cambiare le monete in contanti e spesso con cifre anche superiori ai cento euro”, aggiunge Mezzacapo.

"E’ inaccettabile l’atteggiamento buonista di Drei e della sua giunta assistenzialista che elargisce le poche risorse a disposizione a
vantaggio di chi non ne ha diritto e non mi meraviglia nemmeno il pressappochismo con cui viene gestito il tema della sicurezza. E’ un Comune senza alcun controllo - attacca l'esponente del Carroccio -. A queste “entrate”, poi, si aggiungono anche i gesti di solidarietà che tanti cittadini hanno nei confronti di questi soggetti. I forlivesi ignorano completamente gli “incassi” di una giornata di elemosina e se ne fossero a conoscenza forse diffiderebbero maggiormente".

“Molte persone, la cui generosità va sicuramente elogiata, portano loro vestiti, scarpe e talvolta fanno addirittura la spesa per loro – chiosa Mezzacapo - La buona fede dei forlivesi non è giustamente riposta perché questi nullafacenti vengono mantenuti letteralmente dalla città. Uno schiaffo a tutte quelle famiglie che lottano ogni giorno per arrivare alla fine del mese”.

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