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Via libera alla legge per i lavoratori autonomi: "Un sostegno concreto"

Con il voto definitivo del parlamento, viene approvato e si appresta ad entrare in vigore la legge sul lavoro autonomo: un insieme di norme volte a sostenere i 2 milioni di lavoratori autonomi che operano in Italia, moltissimi in Romagna

Una risposta concreta per i lavoratori autonomi. Con il voto definitivo del parlamento, viene approvato e si appresta ad entrare in vigore la legge sul lavoro autonomo: un insieme di norme volte a sostenere i 2 milioni di lavoratori autonomi che operano in Italia, moltissimi in Romagna. "E’ un testo molto importante per una categoria di lavoratori sempre più ampia - spiega il deputato Marco Di Maio, componente della Commissione Finanze della Camera, che ha seguito da vicino l’iter del provvedimento - e che fino ad oggi era tenuta ai margini della legislazione. Con le norme contenute in questa legge, si introducono i congedi parentali per i lavoratori iscritti alla Gestione separata dell’Inps (per un massimo di 6 mesi entro i primi 3 anni di vita del bambino), ‘paletti’ per arginare i ritardi dei pagamenti, la possibilità di detrarre le spese per la formazione fino a 10mila euro annui, l’indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi, una più chiara disciplina del ‘lavoro agile’, ovvero mediante l’utilizzo degli strumenti tecnologici. Conquiste importanti per tanti lavoratori del nostro territorio e del nostro Paese".

Le principali norme contenute nel provvedimento

PAGAMENTI TUTELATI - Norme sulle transazioni commerciali già in vigore applicate a professionisti, artigiani e collaboratori coordinati: i compensi per le prestazioni dovranno avvenire entro un termine concordato, ma mai superiore a 60 giorni, e se il termine non è pattuito la scadenza naturale sarà entro 30 giorni dall’emissione della fattura.

MATERNITA’ E MALATTIA - Gravidanza, malattia e infortunio non comporteranno automaticamente l’estinzione del rapporto, la cui esecuzione, su richiesta della lavoratrice, rimarrà sospesa, senza diritto al corrispettivo, per un periodo non superiore a 150 giorni per anno solare, fatto salvo, però, “il venir meno dell’interesse” del committente. I congedi parentali saliranno da 3 a 6 mesi, e saranno fruibili fino a che il bambino (anche adottato, o in affidamento) non compirà 3 anni. La legge attribuisce una delega al governo per aumentare le tutele in caso di malattia e maternità degli iscritti alla gestione separata dell’Inps.

ATTI P.A. A PROFESSIONISTI - Esercitando una delega, il Governo dovrà individuare funzioni della Pubblica amministrazione da devolvere agli esponenti delle varie categorie.

PIU’ WELFARE DA ENTI DI PREVIDENZA - Le Casse pensionistiche private potranno attivare ulteriori prestazioni sociali, “finanziate da apposita contribuzione”, destinate soprattutto ad associati vittime di una “significativa riduzione del reddito per ragioni non dipendenti dalla propria volontà”, o con “gravi patologie”.

FORMAZIONE ‘SCONTATA’ - Deducibili, entro i 10.000 euro all’anno, i costi sostenuti per seguire master, o corsi di aggiornamento, o per iscriversi a convegni.

DIS-COLL PERMANENTE - Dal primo luglio riconosciuta come permanente la Dis-coll (l’indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi introdotta nel 2015 da un decreto attuativo Jobs Act) che viene estesa anche agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca universitari, a fronte di un incremento dell’aliquota contributiva dello 0,51%.

CENTRI PER L’IMPIEGO - Nei Centri per l’impiego pubblici (Cpi) verrà allestito uno sportello dedicato al lavoro autonomo, per favorire l’incontro fra domanda ed offerta.

LAVORO AGILE REGOLAMENTATO - Si promuove lo ‘smart working’, inteso come modalità di esecuzione del rapporto subordinato “stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro”, e con “il possibile utilizzo di strumenti tecnologici”.

AUTONOMI EQUIPARATI A PMI PER ACCESSO A FONDI EUROPEI - I lavoratori autonomi sono equiparati alle piccole e medie imprese ai fini dell’accesso ai piani operativi regionali e nazionali a valere sui fondi strutturali europei.
 

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