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Liberalizzazioni, discussione in Aula. Tassisti tra il pubblico

Liberalizzazioni in Aula, con una numerosa delegazione di tassisti nello spazio riservato al pubblico, mobilitati e presenti per assistere al dibattito

Liberalizzazioni in Aula, con una numerosa delegazione di tassisti nello spazio riservato al pubblico, mobilitati e presenti per assistere al dibattito. L'Assemblea legislativa ha infatti discusso martedì tre risoluzioni sul tema (non votate per la chiusura della seduta, fissata alle 18). La prima, presentata da 18 consiglieri Pd (primo firmatario Tiziano Alessandrini) e da Gian Guido Naldi, del gruppo Sel-Verdi, chiede alla Giunta di proporre l’attivazione immediata di una sede di confronto con il Governo per apportare il proprio contributo ai provvedimenti di liberalizzazione che il Governo sta adottando, al fine di evitare scontri istituzionali e rendere efficaci le norme su tutto il territorio nazionale.

Le altre due firmate dai consiglieri del gruppo Lega Nord Padania (la prima, sottoscritta dai quattro consiglieri del gruppo; la seconda da Cavalli, Manfredini e Corradi). Nella risoluzione della maggioranza si afferma che i principi di liberalizzazione debbano essere contemperati dalla tutela dei diritti costituzionalmente garantiti di rango non inferiore al diritto di libera iniziativa economica, quali la tutela della salute e dei lavoratori, il benessere dell’ambiente materiale ed immateriale, compreso quello urbano, la tutela dei beni culturali e il diritto dei cittadini consumatori di usufruire di una offerta distributiva articolata, differenziata, efficiente.

Si chiede perciò alla Giunta di ribadire e salvaguardare la competenza delle Regioni ad intervenire, anche nell’ambito dei provvedimenti di liberalizzazione, prevedendo requisiti relativi alla prestazione di un’attività commerciale giustificati dalla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, anche urbano, e dei beni culturali. Viene infine ribadita la scelta strategica della Regione di collocare lo sviluppo delle medie e grandi strutture di vendita nell’ambito degli strumenti di programmazione territoriali (sia di livello comunale che di area sovra-comunale) al fine di consentire una valutazione effettiva degli impatti prodotti dagli insediamenti sull’ambiente, sulla mobilità e sul territorio in generale.

La prima risoluzione della Lega nord invita invece la Giunta ad attivarsi in tutte le sedi istituzionali e giuridiche al fine di ripristinare le competenze normative e regolatorie di Regioni ed enti Locali in materia di commercio. In essa si ricorda che “numerose altre Regioni quali Veneto, Piemonte, Toscana, Puglia e Lazio sembrano essere propense a impugnare la decisione statale presentando ricorsi”, e si chiede di limitare quanto più possibile il rilascio delle future autorizzazioni in attesa della sentenza della Corte Costituzionale o di una misura correttiva da parte del Governo nazionale, al fine di contrastare lo sviluppo “selvaggio” delle grandi strutture di vendita.

L'altro documento leghista si pone in modo fortemente critico nei confronti del nuovo Decreto legge in materia di liberalizzazioni, in particolare alle annunciate modifiche alla vigente normativa relativa alle licenze taxi e noleggio con conducente. Si afferma che l’applicazione di tali modifiche sconvolgerebbe l’attuale regolamentazione del settore e, nel dettaglio, porterebbe alla progressiva svalutazione del valore commerciale delle licenze, alla possibilità per i grandi gruppi commerciali di acquistare numerose licenze, con evidenti rischi di monopolio e oligopolio, alla distorsione della domanda e dell’offerta.
 

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