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Locale confiscato alla criminalità, Peruzzini: "Serve commissione d'inchiesta"

Come ha ricostruito il capogruppo Mario Peruzzini, il bene e' stato confiscato nel 1997 e "nel 2006 e' stato destinato gratuitamente alla stessa associazione che era prima presente", per funzioni di promozione sociale

Una commissione d'inchiesta sulla "vicenda del circolo", bene confiscato alla mafia a Forlì, e diventato un "normalissimo bar" con dentro delle slot machine. Per capire se "nell'iter di gestione del bene ci siano state cose non conformi". L'ha proposta martedì in consiglio comunale il gruppo "Noi con Drei", nell'ambito di una mozione contro il gioco d'azzardo, che ha chiesto tra l'altro di vietare di affidare locali pubblici a chi installa le macchinette. Mozione approvata all'unanimita'. "Dobbiamo capire se ci sono associazioni che fanno no profit e associazioni che fanno altro", è stato evidenziato.

Come ha ricostruito il capogruppo Mario Peruzzini, il bene e' stato confiscato nel 1997 e "nel 2006 e' stato destinato gratuitamente alla stessa associazione che era prima presente", per funzioni di promozione sociale. La concessione e' scaduta lo scorso 2 settembre, ma Peruzzini mostra uno scontrino del 19 settembre con un nuovo intestatario. Non solo. Il circolo ha ricevuto visite della Polizia municipale nel 2016 e quest'anno, con la diffida a conformarsi ad alcune questioni. Il 14 luglio scorso e' stato dato corso alla diffida in attesa di una sospensione mai arrivata. Inoltre anche l'area pubblica prospiciente e' stata concessa gratuitamente. Si tratta, ha tuonato, di una "questione di legalita' del Comune".

Michele Pini, che ha fatto le veci del segretario generale, ha spiegato che a fine agosto al concessionario e' stato comunicato il mancato rinnovo della concessione in scadenza il 2 settembre. Da lui e' arrivata la richiesta di "rimanere nei locali" e dal Comune e' partita la diffida a sgomberarli ai primi di ottobre. "Perdurando l'occupazione senza titolo", e' stata formalmente notificata la diffida a sgomentare entro il 30 novembre, con intervento in caso di resistenza da parte della forza pubblica. Rientrato in possesso del bene, conclude, "si procedera' a formalizzazione dell'atto d'indirizzo per la nuova concessione". (fonte Dire)

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