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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ausl unica, nuovi coordinatori. Bartolini (FI): "Nomine illegittime e aumento spese"

Spiega Bartolini: "La reale spesa aggiuntiva annua determinata dal conferimento dei 23 incarichi di coordinamento ammonta a 162 mila euro, perché si deve tenere conto del costo aggiuntivo di 9 mila euro per gli 8 incarichi di coordinamento"

“La risposta all’interrogazione da me presentata sulla nomina dei 23 coordinatori nella Direzione strategica dell’Ausl della Romagna, che con soddisfazione vedo ha fatto finalmente aprire gli occhi a sindaci e sindacati su come la nuova auslona sia diventata soltanto una fucina di nomine, conferma la sostanziale illegittimità del provvedimento adottato dalla stessa Direzione Generale, un atto che si fa beffe delle norme di trasparenza che regolano le nomine e disciplinano i rapporti di lavoro nella pubblica amministrazione, che viola il contratto di lavoro del personale dirigente del Servizio sanitario nazionale e che genera un aumento di spesa di euro 162 mila annui". È quanto afferma Luca Bartolini, consigliere regionale di Forza Italia.

Nel dettaglio, illustra l'esponente azzurro, "per il conferimento di incarichi di struttura complessa, quali sono i 23 coordinatori, il contratto di lavoro del personale dirigente del Servizio sanitario nazionale prevede che si svolga una procedura di pubblica selezione, previa pubblicazione di un bando, mentre in questo caso non è stata effettuata nemmeno una valutazione comparativa fra i curricula professionali dei dirigenti facenti parte della pianta organica dell’Ausl della Romagna. Nel sito web dell’Azienda, infatti, non esistono atti istruttori contenenti la motivazione sottesa alle proposte di nomina effettuate rispettivamente dal Direttore Sanitario, dal Direttore Amministrativo e dal Coordinatore degli Staff per l’individuazione dei dirigenti cui è stato conferito l’incarico di coordinatore. L’immotivato mancato rispetto, inoltre, del cosiddetto Decreto Balduzzi, che per evitare nepotismi e illegittimità nel conferimento degli incarichi nella sanità aveva introdotto una pubblica procedura per il conferimento dell’incarico di direttore di struttura complessa, conferma che i 23 coordinatori sono stati scelti in palese elusione delle disposizioni sul conferimento degli incarichi, sulla trasparenza e sulle procedure previste dai contratti collettivi di lavoro”.

“La Direzione Generale dell’Ausl della Romagna - chiosa Bartolini - afferma che la spesa ammonta a soli 36 mila euro per l’anno 2014 in quanto undici coordinatori erano già in possesso dell’incarico di direttore di dipartimento e quindi non riceveranno alcuna remunerazione aggiuntiva ma anche tale risposta non costituisce certo una legittima motivazione per il conferimento di incarichi illegittimamente conferiti. Mi chiedo, infatti, sulla base di quale norma di legge è stabilito che in esito all’istituzione dell’Azienda USL della Romagna i dipendenti precedentemente nominati direttori amministrativi e sanitari debbano mantenere il livello stipendiale già conseguito a seguito dell’avvenuta scadenza degli incarichi di direzione conferitigli per nomina fiduciaria da parte di direttori generali revocati per legge invece di tornare a ricoprire gli incarichi di cui erano titolari prima della nomina che ha collocato i direttori generali in aspettativa. Non mi risulta, poi, che vi sia una norma che consente di erogare legittimamente indennità di direttore di dipartimento a soggetti che non siano più titolari di tale incarico, in assenza di procedura valutativa per il conferimento di un nuovo incarico".

"Il cosiddetto Decreto Balduzzi, infine, stabilisce che per il conferimento dell'incarico di direttore di struttura complessa non possono essere utilizzati contratti a tempo determinato - aggiunge il consigliere regionale Si tratta di situazioni che riguardano strettamente quasi la metà dei nominati. Un vero scandalo. La reale spesa aggiuntiva annua determinata dal conferimento dei 23 incarichi di coordinamento ammonta a 162 mila euro, perché si deve tenere conto del costo aggiuntivo di 9 mila euro per gli 8 incarichi di coordinamento che dipendono direttamente dalla direzione generale e dei restanti 15 incarichi che non dipendendo dalla direzione generale e che percepiranno un’indennità di 6 mila euro aggiuntivi annui. Un vero spreco che non trova giustificazione in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo e che è in palese contrasto con quella motivazione di contenimento dei costi che, secondo i soliti sapientoni della sinistra benpensante, doveva essere alla base della creazione di quel mostro politico che è l’Ausl di Ravenna allargata, impropriamente chiamata Ausl della Romagna”.

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