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M5S, dodici domande sul servizio di raccolta porta a porta di Alea Ambiente

"Nel mese di agosto - esordiscono i consiglieri comunali Daniele Vergini e Simone Benini - vari cittadini hanno sollevato dubbi sulla raccolta porta a porta di Alea che si sono anche concretizzate in numerose petizioni"

Dodici domande del Movimento 5 Stelle ad Alea Ambiente sul servizio di raccolta rifiuti porta a porta. "Nel mese di agosto - esordiscono i consiglieri comunali Daniele Vergini e Simone Benini - vari cittadini hanno sollevato dubbi sulla raccolta porta a porta di Alea che si sono anche concretizzate in numerose petizioni. Premesso che il “modello Contarina”, riconosciuto a livello
europeo, è anche a nostro parere il modello migliore per ottenere il risultato di aumentare al massimo la reale percentuale di differenziata, riteniamo comunque che questi cittadini debbano essere ascoltati e debbano essere date risposte più precise alle loro richieste, abbiamo quindi inviato ufficialmente 12 domande ad Alea, nell'interesse di una maggiore trasparenza e completezza di informazione che sarà sicuramente positiva per la riuscita del progetto".

Questi gli interrogativi dei pentastellati: "Quando sarà disponibile la proposta di Alea sul meccanismo di calcolo della tariffa? - è la richiesta - Sia tariffa puntuale, che servizi aggiuntivi (vegetale, ritiro ingombranti ed altro). Siamo consci che la proposta dovrà essere approvata dai vari Comuni e potrebbe quindi subire alcune modifiche, ma riteniamo che debba essere resa pubblica al più presto per non alimentare inutili polemiche".

Secondo quesito: "I Comuni hanno informato sufficientemente e preventivamente i propri concittadini sulla trasformazione del sistema di gestione dei rifiuti urbani? Sono state attuate politiche di coinvolgimento della cittadinanza sul processo di trasformazione in atto? Si poteva o si potrà fare di più in questo senso?"

Terzo quesito: "Che tipo e quanta (in ore) formazione hanno ricevuto gli operatori preposti al “censimento” e distribuzione contenitori domiciliari? come sono stati selezionati e con quale tipo di contratto? Ci è stata riferita in molti casi una scarsa preparazione informativa e assoluta indisponibilità a raccogliere suggerimenti e richieste diversi rispetto allo “standard”".

Quarto quesito: "Qual è il motivo per cui Alea ha preferito privilegiare l’adozione di bidoni per la raccolta domestica da 120 litri? Per motivi di praticità gestionale da parte degli operatori (così come indicano i alcuni rapporti Inail) oppure per lo storico eccesso di quantità di rifiuti prodotti in questo territorio o per altri motivi? Per quale motivo è stata segnalata da numerosi utenti una forte resistenza al fornire i bidoni più piccoli da 30 litri in zone ove sono previsti i contenitori da 120 litri? Esistono parametri oggettivi secondo i quali è consentita l’eccezione dei bidoni più piccoli? Che problemi crea alla raccolta avere bidoni più piccoli?"

Quinto quesito: "Nel caso di invalidi e anziani che non riescono a portare i bidoni da 120 litri da soli dovrebbe sempre essere concessa in ogni caso la possibilità di avere i contenitori da 30 litri. E’ così?".

Sesto quesito: 2Dato che la normativa europea per la distinzione dei bidoni per la raccolta differenziata indica l’uso di colorazioni diverse per ogni tipologia di rifiuti, ma non prescrive che tutto il contenitore sia colorato e sarebbe quindi sufficiente che il solo coperchio fosse identificativo della frazione di rifiuto, si chiede per quale motivo si siano scelti bidoni interamente colorati, quindi prodotti interamente con polimeri plastici, senza utilizzare quindi almeno in parte plastiche riciclate?".

Settimo quesito: "E’ possibile per un cittadino andare a svuotare i propri bidoni all’ecocentro quando vuole? In caso negativo quali sono i motivi per cui non è possibile? In molti casi potrebbe essere comodo avere questa possibilità (ad es: conferire l’umido prima di partire per un viaggio)".

Ottavo quesito: "Nel caso di strade private carrabili è sempre possibile, previa autorizzazione, fornire il servizio a domicilio oppure no?".

Nono quesito: "Per quanto riguarda il problema di pannolini per neonati ed anziani sarebbero necessarie informazioni più chiare su come intende muoversi Alea, è possibile avere un chiaro elenco delle opzioni a disposizione dei cittadini?".

Decimo quesito: "Sulla questione dell’assimilazione ai rifiuti urbani da parte di micro e piccole imprese che producono rifiuti con caratteristiche ben diverse per quantità (nel PRGR si dice che incidono per il 45/55% del totale) e qualità da quelli domestici, non ritiene che debbano essere adottati servizi diversificati per tipo di utenza? che scelte farà Alea per quanto riguarda l’assimilazione di rifiuti?".

Undicesimo quesito: "Per le attività commerciali è stato scelto di dare sempre il kit standard dei bidoni da 120 litri? Alcuni potrebbero restare inutilizzati mentre altri risultare poco capienti, perchè a seconda dell’attività commerciale potrebbe essere prioritario una tipologia di rifiuto, sarà possibile avere contenitori di dimensioni adatte al tipo di attività svolta? inoltre il calendario delle esposizioni dei vari bidoni è sempre compatibile con i giorni/orari di apertura tipici dei negozi?".

Dodicesimo ed ultimo quesito: "Dato che l’obiettivo principale è quello di ridurre i rifiuti non riciclabili, crede che sia opportuno adottare politiche locali che indirizzino verso un minore utilizzo di beni, prodotti di consumo e soprattutto imballaggi usa e getta? La questione è certamente complessa dato che coinvolge in primo luogo la grande distribuzione organizzata ma, adottando, come previsto per legge, dei regolamenti comunali che disincentivano l’uso di beni, prodotti e imballaggi usa e getta, prevedendo ad esempio che in tutte le manifestazioni pubbliche siano bandite stoviglie e contenitori cosiddetti “a perdere” o la riduzione drastica nei locali pubblici (scuole, ospedali) di acque in bottiglie di PET. In questa ottica Le segnaliamo le mozioni da noi proposte e approvate dal consiglio comunale che potrebbero essere di suo interesse: quella sulla agevolazione del “vuoto a rendere” (delibera n.34 del 29/5/2018) e quella sull’adozione di stoviglie lavabili o compostabili per alimenti e bevande durante le manifestazioni cittadine (delibera n.81 del 21/7/2015)".

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