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Magistratura Onoraria, prima riunione del tavolo tecnico. Morrone critico verso la "riforma Orlando"

Diversi gli interventi dei rappresentanti delle categorie presenti al Tavolo che ora, su invito del sottosegretario Morrone, saranno tradotti in proposte da discutere in una prossima riunione già fissata per il prossimo 22 ottobre

“Ho apprezzato l’impegno e la disponibilità emersi dalla prima riunione del Tavolo tecnico per la riforma della Magistratura onoraria”. E' quanto affermato il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone al termine della seduta avvenuta questa mattina al ministero della Giustizia. Morrone si è detto ’critico’ nei confronti della ‘riforma Orlando’ (Dlgs 116/2017) e di essere “sensibile rispetto alle perplessità e alle proteste” portate avanti dalla categoria.

Per questo, ha aggiunto, "ho assunto l’impegno di insediare questo Tavolo, per trovare insieme soluzioni che possano contribuire positivamente al lavoro di redazione di una revisione della riforma. L’ipotesi del ‘colpo di spugna’ è quella estrema e la proporrei al Governo solo se, al termine dei lavori, si evidenziasse l’impossibilità di trovare una sintesi. Vi propongo ora di presentare proposte di modifica per ottenere un testo mediato che possa accontentare la platea dei portatori d’interesse. La mia volontà è quella di trovare la strada per modificare e revisionare il testo della riforma in modo tale da gratificare professionisti che hanno dato in questi anni un contributo importante alla giustizia in difficoltà”.

Di qui, la proposta di individuare un ‘doppio binario’ che riguardi, da un lato, chi ha già svolto questa attività per diversi anni e che quindi non può trovarsi ad affrontare regole diverse in corso d’opera, e dall’altro lato, chi si affaccia ex novo a questa professione. Diversi gli interventi dei rappresentanti delle categorie presenti al Tavolo che ora, su invito del sottosegretario Morrone, saranno tradotti in proposte da discutere in una prossima riunione già fissata per il prossimo 22 ottobre. La discussione si è concentrata principalmente sull’istituzione dell’Ufficio del Processo e del ruolo del Magistrato Onorario al suo interno, sugli emolumenti e la previdenza, sulle incompatibilità e sulla temporaneità dell’incarico. La questione – è emerso dal dibattito - interesserebbe oltre 5.000 professionisti, che trattano circa 2 milioni di procedimenti annui.


 

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