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Malati di Alzheimer ricoverati, Ragni (Forza Italia): "L'assistenza sia pagata dal Servizio Sanitario Nazionale"

Ragni parlerà e fornirà ulteriori dettagli sulla questione nell'incontro pubblico elettorale di sabato alle 15 nel salone comunale di Forlì

“Mi adopererò per far prevalere il principio, già riconosciuto da tre sentenze di tribunale e dalla Corte di Cassazione, che gli oneri dell'assistenza sanitaria per i malati di Alzheimer ricoverati in Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) debbano essere ricondotti a totale carico del Servizio sanitario nazionale e regionale e non a carico delle famiglie o dei parenti del malto, come accade oggi”. Questo il proposito di Fabrizio Ragni, candidato di Forza Italia al Senato per il collegio che comprende Bologna e la Romagna. "E' un caso scuola della supplenza esercitata dai magistrati quando la classe politica latita nel far valere diritti elementari del cittadino, in questo caso: del malato", commenta l'esponente azzurro, che, nel suo ruolo di responsabile provinciale di Forza Italia e capogruppo comunale, fa intendere che condurrà 2la battaglia già sposata dalle associazioni dei consumatori, anche nelle sedi locali2.

“Per prima - elenca Ragni, prospettando uno scenario che vedrebbe coinvolte migliaia di persone - s'è espressa la Corte di Cassazione che con due sentenze (la numero 4558 del 22 marzo 2012 e la numero 22776 del 2016) ha stabilito che quando vi è stretta correlazione tra prestazioni assistenziali e quelle sanitarie, anche le prime sono a carico del Servizio sanitario e non possono, invece, essere fatte pagare ai malati e ai loro parenti. Poi tre sentenze di Giudici ordinari (Milano 2015, Verona 2016 e Monza 2017) hanno visto decadere l’istanza di pagamento di retta nelle strutture dove sono ricoverati pazienti con diagnosi di demenza e/o Alzheimer, prevalendo il principio che il pagamento della retta dev'essere a carico del Servizio sanitario nazionale e non più dei parenti".

In Emilia-Romagna sono state valutate 24 mila persone ed effettuate 12.400 diagnosi di demenza e 6 mila di “mild cognitive impairment” (una condizione che può evolvere in demenza), per una stima complessiva di circa 80 mila persone malate (stime presentate nel 2017, su dati del 2016). “Migliaia di parenti di malati di Alzheimer in Emilia Romagna pagano rette di migliaia di euro ogni mese e sono in costante aumento le difficoltà economiche delle famiglie che, il più delle volte, non possono prendersi cura direttamente dei loro cari - chiosa -. In questi anni tribunali e Corte di Cassazione hanno stabilito che i malati di Alzheimer ed i loro familiari non devono versare alcunché alle Rsa o alle Case di cura convenzionate e se hanno pagato possono chiedere la restituzione entro 10 anni. Faremo valere questo principio. Condurremo una dura battaglia per uniformare le sentenze alle norme regionali. Chiameremo il Servizio sanitario nazionale a sostenere le spese di cura di tutti e 600.000 malati di Alzheimer censiti in Italia. Questo è il mio impegno solenne come candidato al parlamento e come esponente di Forza Italia nel mio territorio”. Ragni parlerà e fornirà ulteriori dettagli sulla questione nell'incontro pubblico elettorale di sabato alle 15 nel salone comunale di Forlì. 

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