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"Manifestare per ridare un futuro alle nostre figlie e ai nostri figli"

"Da donna democratica e da amministratrice parteciperò martedì alla manifestazione indetta dalla CGIL e a tutte quelle che verranno promosse per modificare i contenuti della manovra del Governo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"Da donna democratica e da amministratrice parteciperò martedì alla manifestazione indetta dalla CGIL  e a tutte quelle che verranno promosse per modificare i contenuti della manovra del Governo. Si tratta infatti di un provvedimento che non solo non risolve il problema dei conti pubblici , come appare sempre più evidente tanto è vero che si ipotizza una ulteriore manovra a dicembre, ma soprattutto non tocca i nodi irrisolti della mancata crescita di questi ultimi anni. La deroga all’art.18 con la possibilità di “licenziare comunque”, aggiunto ieri, è un ulteriore elemento discriminatorio che nega diritti e  penalizza il lavoro dipendente, intervendo peraltro sugli accordi già sottoscritti dalle parti sociali.  

Nel provvedimento non c’è nulla che stimoli l’economia, si penalizzano i redditi da lavoro, deprimendo ulteriormente i consumi interni, non si promuovono nè la ricerca nè la competitività del sistema imprenditoriale. Basti pensare ai tagli sugli incentivi per le energie rinnovabili, uno dei pochi settori che di recente ha creato nuova occupazione, anche nella nostra Regione. Sarebbe invece necessario un grande piano nazionale per l’ occupazione giovanile a femminile, anche attraverso il  sostegno alla creazione di nuove imprese, ma non c’è il coraggio politico di recuperare risorse là dove ci sono, tassando equamente le rendite finanziarie e introducendo misure vere di contrasto alla evasione ed elusione fiscale.  

Sul versante degli enti locali, è particolarmente iniqua la scelta di far pesare su di loro i tagli, perché in questo modo si penalizzano direttamente i cittadini. Ciò colpisce maggiormente i comuni virtuosi che hanno già attuato processi di razionalizzazione dei costi e del personale, perchè con i “tagli lineari” devono risparmiare come tutti gli altri, hanno però meno possibilità di ridurre le spese senza incidere sui costi e sul livello dei servizi offerti ai cittadini. Le conseguenze della manovra, perciò, peseranno in particolare sulle donne che lavorano. Per questo motivo mi auguro che ci sia una forte mobilitazione non solo delle lavoratrici, ma delle donne in generale, perché questo governo sta rubando il futuro delle nostre figlie e dei nostri figli".

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