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Marabini (Alternativa per Forlì): "Il Pd si vanta di meno tasse? Avrei preferito più servizi"

Meno tasse? Era meglio pagare 20 euro in più e magari fruire di più servizi: è la presa di posizione di Giulio Marabini, esponente della lista “Alternativa per Forlì”

Meno tasse? Era meglio pagare 20 euro in più e magari fruire di più servizi: è la presa di posizione di Giulio Marabini, esponente della lista “Alternativa per Forlì”, dove è approdato dopo la sua esperienza in Liberi e Uguali. Marabini interviene sulla classifica del Sole 25 Ore che indica un calo dell'addizionale Irpef solo nelle città di Forlì e Pisa, le sole in Italia. Commenta per “Alternativa per Forlì”: “I progressi forlivesi negli ultimi anni sono purtroppo sporadici, non stupisce quindi che l’amministrazione comunale ed il partito che detiene la maggior responsabilità nel governo cittadino tentino, sul finire del mandato amministrativo, di comunicare quelli che ritengono essere i loro successi”.

E aggiunge: “È il caso della riduzione dell’aliquota IRPEF comunale. Si potrebbe osservare come questo provvedimento segua in pieno il trend politico mondiale degli ultimi anni (si può tranquillamente dire degli ultimi 30 anni), secondo cui un’amministrazione o un governo non si misurano su ciò che fanno per i cittadini o che investono nell’interesse della comunità, ma su quanto riducono le tasse. Sul piano nazionale conta la “flat tax” (in realtà una riedizione dei regimi forfettari già esistenti, peraltro in molti casi meno vantaggiosa dei precedenti), mentre nessuno dà peso alle difficoltà di scuola e sanità pubblica ed agli investimenti quasi azzerati da 10 anni a questa parte e per nulla toccati dal governo in carica”.

“Sul piano locale si sbandiera una riduzione IRPEF che difficilmente il cittadino medio potrebbe quantificare (in ogni caso non senza un commercialista) e che ancor più difficilmente potrebbe ritenere rilevante per le proprie finanze domestiche. Al contempo è ancora del tutto incerto l’importo della tariffa per lo smaltimento dei rifiuti che ALEA applicherà ai cittadini forlivesi e che potrebbe essere assai più alto del modesto risparmio fiscale, mentre importanti investimenti, determinanti per la vita della comunità, verranno forse realizzati con molti anni di ritardo”.

“Come residente del Quartiere di San Martino in Strada e genitore, non so quale sarà il mio risparmio IRPEF, ma so perfettamente che fin dal 2011/2012 l’Assessore Tronconi aveva programmato la costituzione dell’Istituto Comprensivo 8 – oggi intitolato a Camelia Matatia e fortunatamente operante con successo – e la realizzazione di un plesso che ospitasse gli uffici amministrativi dell’Istituto Comprensivo e, soprattutto, aule e laboratori della scuola secondaria, oggi ancora ospitati con difficoltà a scavalco tra il plesso di primaria di San Martino (A. Focaccia) e quello di Collina (R. Folleraou). In sostanza l’unica porzione di territorio priva di una scuola media dovrà attendere fino al settembre 2020 (sempre che non sorgano ulteriori incidenti di percorso) per poter dare ai propri figli una struttura di scuola secondaria adeguata alle esigenze ed ai programmi. In tutta franchezza avrei preferito pagare 20 euro di IRPEF in più in cambio di servizi e di investimenti realizzati in tempi adeguati”.

Intervento di Mdp - Articolo 1

Commenta Vico Zanetti di Mdp: "Noi di MDP Art.Uno accogliamo con interesse l'intervento  dell'ex consigliere comunale Giulio Marabini che solleva la questione dello stato dei servizi nel nostro Comune, a fronte di politiche nazionali che hanno ridotto risorse e messo a rischio conquiste e scelte su cui in passato la sinistra non solo si era impegnata  ma di cui aveva fatto una bandiera in campo sociale e scolastico. Tuttavia non concordiamo sul merito di alcune affermazioni. Forlì è balzata all'onore delle cronache per aver tagliato l'addizionale Irpef insieme a Pisa scelta che non è piaciuta a Giulio. Ce ne spiace, perchè tale scelta non è andata ad inficiare in alcun modo la qualità già alta dei servizi erogati, che confermano la bontà di 50 anni del governo della nostra città. Una scelta, per altro,  che nasce da un confronto e di una trattativa voluta dalle organizzazioni sindacali, in un quadro di recupero di quella intermediazione che ha portato, in regione alla firma del patto per il lavoro, e che seppur poca cosa, è un taglio a favore dei redditi più bassi. Tutto il contrario della flat tax , che invece premia i ricchi a discapito dei più deboli. Noi sosteniamo, da sempre progressività e patrimoniale sui grandi capitali. Come  Mdp-ArtUno ci impegniamo, per altro, perchè la sinistra, termine di cui, a differenza di altri, non ci riteniamo esclusivisti, costituisca un fronte unito con tutte le forze riconducibili ad una alveo progressista in una fase contrassegnata dalla presenza nelle destre di componenti xenofobe, omofobe, bigotte e, per dirla con Canfora, fascistoidi .  Queste destre che vanno fermate anche nella nostra città unendo,e non cercando divisioni su temi in cui la posizioni dovrebbe essere spazio comune di tutti i progressisti".

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