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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Marcegaglia, Rifondazione Comunista: "Provincia abbassi le tensioni"

Il gruppo consigliare di Rifondazione Comunista ha avanzato una proposta di ordine del giorno relativa alla vertenza in corso allo stabilimento Marcegaglia di Forlì. Il testo riepiloga la vicenda

Il gruppo consigliare di Rifondazione Comunista ha avanzato una proposta di ordine del giorno relativa alla vertenza in corso allo stabilimento Marcegaglia di Forlì. Il testo riepiloga la vicenda: “Nello stabilimento dell’azienda Marcegaglia di Forlì nel mese di febbraio e marzo 2012 12 lavoratori con contratto a termine non sono stati confermati; la Direzione vorrebbe imporre per i nuovi assunti, la cancellazione l’attuale contrattazione aziendale vigente in materia di indennità turno, premi di produzione e 14a mensilità, che comporterebbe, una riduzione di stipendio pari a 4500 euro annui (senza considerare l’incidenza sul trattamento di fine rapporto e sulla contribuzione pensionistica). Si tratterebbe, di una riduzione  media di stipendio di circa 300 euro al mese a parità di lavoro svolto, tra vecchi e nuovi assunti”.
 
Inoltre analoghi “comportamenti messi in atto dalla Direzione della Marcegaglia di Ravenna relativi all’applicazione della sopraindicata riduzione di salario hanno visto la condanna della Direzione per comportamento antisindacale in data 3 giugno 2011, a seguito di un ricorso presentato il 27 aprile 2011 dalla FIOM CGIL di Ravenna e in conseguenza del quale 40 lavoratori sono stati assunti a tempo indeterminato e a pari salario con i colleghi”. Infine si ricorda che “la Direzione e la proprietà del Gruppo hanno altresì dichiarato, in più occasioni, che in assenza dell’applicazione della riduzione degli stipendi, gli stabilimenti Marcegaglia non faranno assunzioni di nuovo personale (a prescindere dalle commesse e dalle condizioni di mercato), minacciando di mettere in discussione i progetti di investimento già annunciati e di mettere in atto processi di esternalizzazioni”.
 
Giudicando tale situazione “un triplo ricatto, nei confronti dei lavoratori, ai quali vengono prospettati licenziamenti, decentramenti ed esternalizzazioni, sia nei confronti degli enti locali (comuni, Provincia e Regione)”, il gruppo di Rifondazione Comunista ricorda il “Patto regionale per lo sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo”,  e attraverso l’ordine del giorno chiede al consiglio provinciale di esprimere solidarietà ai lavoratori della Marcegaglia. Inoltre si “invita il Presidente e la Giunta regionale ad intervenire per ridurre le tensioni che si sono create alla Marcegaglia di Forlì, per riportare il confronto all’interno della normale dinamica di relazioni e di trattative tra le parti, promuovendo nel contempo quella coesione sociale frutto di un modello di relazioni che in questa Regione ha permesso di affrontare, limitando i danni sociali, la crisi di questi anni ed infine a dare attuazione al “Patto regionale per lo sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo”.
 
Infine, si “invita altresì il Presidente e la Giunta provinciale e ad adoperarsi facendosi promotori dell’apertura di un tavolo di mediazione con la Regione Emilia Romagna, la Direzione della Marcegaglia  e i rappresentanti dei lavoratori al fine di riportare la situazione all’interno della normale dinamica delle relazioni e delle trattative tra le parti nel rispetto degli accordi sottoscritti con la Regione e dei contratti”. Ha presentato l’ordine del giorno Pier Giorgio Poeta (Prc). Sono intervenuti l’assessore al Lavoro Denis Merloni, i consiglieri Luciano Minghini (Pd), Pier Giorgio Poeta (Prc), Virginia Severi (Pd). L’ordine del giorno è stato respinto: a favore Prc e Idv, contrari Pd, PdL, Lega Nord, Udc, Gruppo Misto. Astenuti Virginia Severi (Pd), Veronica Gamberini (Pd).
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