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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Il deputato Di Maio traccia un bilancio del 2015: "Tracciabilità deve essere la parola d'ordine della politica"

Tra le novità annunciate per il 2016 dal giovane parlamentare, l'attivazione di un canale diretto su Whatsapp, un'App per telefonini con tutti gli aggiornamenti su iniziative e lavori parlamentari

Una politica "tracciabile", una politica a km zero. Così si può definire in sintesi il bilancio 2015 di Marco Di Maio, il deputato forlivese eletto alla Camera nel 2013 e che per il terzo anno consecutivo ha presentato alla città e al territorio il rendiconto sull'attività svolta in un teatro “Novelli” al Ronco (Forlì) gremito da 400 persone. Un appuntamento che si è trasformato in un vero e proprio evento (senza simboli di partito), con musica, video, slide di sintesi e tante testimonianze a rappresentare uno sforzo trasversale nei settori e nel territorio, da Roma alla dimensione locale, dalle questioni parlamentari ad alcuni importanti relazioni con i paesi asiatici.

A condurre l'evento assieme al giovane parlamentare romagnolo, un 27enne laureato in ingegneria gestionale al politecnico di Milano e dipendente Technogym: Mattia Peradotto. A tutti i presenti è stato distribuito un volume di 46 pagine riassuntive dell'attività svolta nel corso dell'anno appena trascorso in parlamento e sul territorio. Tra i numeri più interessanti illustrati nel corso dell'evento, i 320 incontri con cittadini, associazioni e imprese del territorio, i 57mila km percorsi tra treno e auto, i 4,6 milioni di euro portati sul territorio per la sola edilizia scolastica, le oltre 5500 persone raggiunge ogni settimana tramite la newsletter.

Il deputato Di Maio illustra il suo bilancio 2015

A raccontare un anno di lavoro sono state soprattutto le parole di una dozzina di “testimonial”. Tante e qualificate le testimonianze dalla società civile, a partire da quella del prof. Claudio Vicini, Capo Diparimento dell'Ausl Romagna e punto di riferimento internazionale nell'otorinolaringoatria, che si è soffermato sull'importanza della sanità nell'impegno portato avanti da Marco Di Maio in parlamento e sul territorio. Palma Mercurio, direttrice della Casa circondariale di Forlì ha raccontato, invece, dell'attenzione alle attività del carcere forlivese. A loro si è aggiunta Monica Fantini (vice presidente della Fondazione Carisp e fondatrice della Settimana del Buon Vivere) che si è soffermata sui progetti di marketing territoriale che riguardano l'ambito locale, mentre il mondo del volontariato è stato rappresentato da due testimonianze: Marco Tellarini, coordinatore di Diabete Romagna, e Nicola Tassinari, di Avis Forlì. 

L'impegno sul fronte delle attività produttive è stato significato dagli interventi di tre imprenditori di diversa "estrazione": Pierluigi Tortora della Plt Energia (azienda di Cesena attiva nel settore delle rinnovabili), Armando De Girolamo della Lotras (il gestore dello scalo merci ferroviario di Villa Selva) e Marco Cappeddu, che ha raccontato come - superata una fase di grande crisi - oggi il Gruppo Ferretti sia in una condizione di grande rilancio. Di grande valore gli interventi degli assessori regionali Andrea Corsini ed Emma Petitti, che hanno puntato l'accento sull'importanza del rapporto con il parlamento e il Governo e i tanti terreni di collaborazione sull'asse con Roma stabilità con il giovane deputato.

Folta anche la partecipazione degli amministratori locali (il sindaco e presidente della Provincia, Davide Drei, il sindaco di Santa Sofia, Daniele Valbonesi, il vice sindaco di Forlì, Veronica Zanetti, la consigliera comunale Valentina Ancarani) e consiglieri regionali (Paolo Zoffoli e Valentina Ravaioli). Tra le novità annunciate per il 2016 dal giovane parlamentare, l'attivazione di un canale diretto su Whatsapp, un'App per telefonini con tutti gli aggiornamenti su iniziative e lavori parlamentari e poi momenti di informazione e formazione sul referendum costituzionale del prossimo autunno. In cantiere una serie di azioni per affrontare i problemi legati alla sicurezza, al lavoro e del dissesto idrogeologico, considerate le tre principali priorità su cui lavorare.
 

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