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Ambulanti e chioschi, Di Maio: "Al lavoro per modificare il 'Milleproroghe', serve certezza"

Lo afferma il parlamentare Marco Di Maio, che da tempo segue le questioni relative al commercio in aree pubbliche, ovvero le istanze che riguardano il settore di commercianti ambulanti

“L’intesa raggiunta tra Stato e Regioni nel 2012 sull'applicazione della Bolkestein per il commercio rappresentava un punto di equilibrio e di certezza per tutto il settore del commercio ambulante e non solo dato che i suoi contenuti erano stati estesi anche ad altre attività artigianali, come ad esempio i chioschi di piadina. Sulla base di quell’intesa si sono pianificati investimenti e operate alcune scelte ben precise da parte di molte amministrazioni pubbliche. E’ un errore aver prorogato al 31 dicembre 2018, con una norma inserita nel decreto 'Milleproroghe', la scadenza delle concessioni”. Lo afferma il parlamentare Marco Di Maio, che da tempo segue le questioni relative al commercio in aree pubbliche, ovvero le istanze che riguardano il settore di commercianti ambulanti. Tema di cui ha discusso nei giorni di capodanno, subito dopo l'approvazione del decreto da parte del Consiglio dei ministri, con le associazioni di categoria nazionali e locali e con la Regione Emilia-Romagna, in particolare con l’assessore Andrea Corsini.

“Spero ci sia modo di poter correggere questa decisione e proveremo a farlo - dice - perché tale scelta genera incertezza, indebolisce il lavoro positivo fatto tra Regioni, Comuni e rappresentanti degli ambulanti e lascia nel limbo gli enti locali: sia quelli che erano già usciti con i bandi sia quelli che si stavano accingendo a farlo”.

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