Misure antismog, Ragni (FI) all'attacco: "Mix di azioni inutili"
Il capogruppo comunale di Forza Italia non si spiega, poi, la “fretta” nell’applicare questo provvedimento: “Perché la giunta Regionale dell’Emilia-Romagna ha anticipato i tempi?"
“In base a quanto stabilito dal Piano per la qualità dell'aria della Regione Emilia-Romagna dal 1 ottobre al 31 marzo 2019 tutti i titolari di un'auto diesel Euro 4 dovranno lasciare il mezzo in garage. Si tratta di auto comprate da non più di una decina d'anni o poco più. Un'auto costruita a partire da gennaio 2006, quindi vecchia – se si considera che in media in Italia le automobili vengono cambiate ogni 7 anni – ma non vecchissima, soprattutto per chi ha uno stipendio medio-basso e per chi non intende cambiare la macchina dopo solo 10 anni. Senza l’utilizzo di quest’auto come faranno i cittadini? Provvederà la Regione ad erogare incentivi o contributi a fondo perduto per acquistare auto più moderne? Riteniamo debba farlo e farlo al più presto stanziando un apposito fondo per le migliaia di cittadini penalizzati da questo provvedimento”: a sollevare il problema e lanciare la proposta è Fabrizio Ragni, coordinatore provinciale di Forza Italia e capogruppo comunale degli azzurri a Forlì.
A breve, oltre al divieto di circolazione ai diesel Euro 4 che si applicherà obbligatoriamente nei territori dei comuni con una popolazione superiore a 30.000 abitanti, dunque anche a Forlì , entreranno in vigore le nuove misure per limitare l’inquinamento dell’aria, incluse le arcifamose “domeniche ecologiche”.
“Un mix di misure – alcune inutili - largamente ispirate da un pregiudizio ideologico e demagogico, visto che per gli amministratori del Pd è più facile dare la caccia ai presunti inquinatori che circolano con auto Diesel, ignorando che concorrono all’inquinamento urbano anche il parco caldaie obsoleto, le emissioni di molte attività produttive e degli inceneritori… Ma su questo versante nulla si muove. E’ più facile impoverire gli automobilisti che si ritrovano in garage un mezzo praticamente inservibile e dal valore residuo pesantemente svalutato, anziché affrontare il problema dello smog in maniera organica, considerando anche alcuni dati scientifici che dovrebbero far riflettere. Come lo studio dell’Istituto Motori del Cnr che ha evidenziato come le emissioni inquinanti di un veicolo Diesel lungo tutto il suo ciclo di vita siano inferiori in termini di CO2 rispetto ad uno alimentato a benzina”: aggiunge Fabrizio Ragni.
Il capogruppo comunale di Forza Italia non si spiega, poi, la “fretta” nell’applicare questo provvedimento: “Perché la giunta Regionale dell’Emilia-Romagna ha anticipato i tempi rispetto a quanto convenuto con le altre Regioni della Pianura Padana e con il Ministero dell’Ambiente , in difesa della qualità dell’aria? Forse perchè il prossimo anno si vota alle Regionali e il governatore Bonaccini si vuole cucire addosso l’immagine di “super-ecologista?”: si domanda Fabrizio Ragni. L’esponente forzista si associa ai rilievi delle associazioni professionali e di categoria che invocano una proroga degli attuali permessi di circolazione oppure una modifica delle limitazioni al traffico che entreranno in vigore il 1° ottobre.
“I mezzi a diesel Euro 4 sono molto diffusi non soltanto tra i normali cittadini, ma anche tra i professionisti, i rappresentanti, le imprese, grandi, medie, piccole e piccolissime. Impedirne la circolazione per un periodo così lungo creerebbe danni significativi all’economia ed alla competitività delle nostre aziende con quelle fuori regione. Chi pagherà i danni?“: insiste il capogruppo comunale degli azzurri a Forlì, Fabrizio Ragni, che sul tema preannuncia la presentazione di un question time e invita il sindaco di Forlì, Drei, ad intervenire nei confronti della Regione per ottenere la sospensione o almeno urgenti modifiche al contestato provvedimento .