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"Mr. Halcombe, game over": l'Enac si riprende l'aeroporto

"Game over": è proprio il caso di dirlo, ormai. L'inglese è d'obbligo dal momento che a dare l'addio è Robert Halcombe, imprenditore degli Stati Uniti che per due anni è stato di casa anche a Forlì

“Game over”: è proprio il caso di dirlo, ormai. L'inglese è d'obbligo dal momento che a dare l'addio è Robert Halcombe, imprenditore degli Stati Uniti che per due anni è stato di casa anche a Forlì, con la società “Air Romagna”, di cui è socio di gran lunga maggioritario. Martedì mattina in Consiglio Comunale saranno consegnate le cittadinanze onorarie ai non forlivesi che hanno contribuito al benessere della città. Ma tra questi non si può certo annoverare Halcombe, che esce del tutto di scena. Enac ha emanato lunedì l'atto di revoca della concessione che Air Romagna aveva conseguito per la gestione dell'aeroporto di Forlì. Al netto di eventuali ricorsi della società, l'imprenditore americano è completamente fuori dai giochi. Per il “Ridolfi”, invece, la lancetta si sposta ad oltre tre anni fa, quindi è tutto da rifare.

In questi due anni le “strategie” sono state diverse: per oltre un anno ha tenuto banco il tormentone delle “chiavi”, che Enac non avrebbe consegnato ufficialmente ad Halcombe per permettergli l'ingresso nello scalo. Poi, i ritardi erano stati attribuiti alla burocrazia italiana, lenta ed elefantiaca in confronto a quella americana. Una puntata anche sui giornali, cattivi e pessimisti, oggetto di un attacco frontale per alcuni mesi da parte di un'improbabile e sarcastica pagina Facebook (che da settembre scorso non è più aggiornata) che pubblicava foto amene tipo un pilota che dormiva su un'ala di un aereo, o la riverniciatura di un paio di strisce nel nastro d'asfalto della pista. Tutti i “diversivi” negli ultimi mesi erano terminati. Ora Enac si è riappropriato dell “Ridolfi”.

Commenta il deputato forlivese Marco Di Maio, che da anni ormai segue la vicenda negli uffici di Roma dell'ente nazionale dell'aviazione civile: “Un passo doveroso dopo oltre due anni di impegni disattesi, illusioni ai limiti della presa in giro come il collegamento Forlì-Washington promesso dall'amministratore unico della società, l'americano Robert Halcombe. Voglio ringraziare Calisto Maurilli e Armando De Girolamo, loro malgrado soci di minoranza della società (con il 3 e 5 per cento) che tuttavia non hanno mai smesso di rapportarsi con il territorio in maniera seria e corretta pur provenendo l'uno dalle Marche e l'altro dalla Puglia, battendosi concretamente per provare a raddrizzare la situazione”.

LA NUOVA STRADA - Traccia la nuova strada Di Maio: “Ora occorre lavorare in maniera compatta per ottenere un nuovo bando per la gestione dello scalo: sarà un modo per dare un'ultima chance all'aeroporto, per verificare l'effettiva volontà dei diversi privati che si dicono seriamente interessati (se solo lo fossero stati, concretamente, anche tre anni fa, non si sarebbe arrivati a questo punto), per provare a fare del "Ridolfi" ciò che apparirebbe come naturale, ovvero la seconda pista dell'aeroporto di Bologna”.

continua nella pagina successiva ====> IL COMMENTO DI MOLEA

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