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Nuova legge regionale sui rifiuti, ambientalisti forlivesi soddisfatti

Il coordinatore Alberto Conti commenta così l'approvazione del nuovo piano regionale dei rifiuti, rimarcando come la legge affronti "organicamente le tematiche attinenti la gerarchia europea di gestione dei rifiuti"

Il Tavolo delle Associazioni Ambientaliste Forlivesi "prende atto con soddisfazione della avvenuta approvazione della Legge di Iniziativa Popolare sui rifiuti al termine di un lungo iter iniziato cinque anni fa con una proposta elaborata da un comitato promotore e passata al vaglio ripetuto di istituzioni e cittadini". Il coordinatore Alberto Conti commenta così l'approvazione del nuovo piano regionale dei rifiuti, rimarcando come la legge affronti "organicamente le tematiche attinenti la gerarchia europea di gestione dei rifiuti che pone al primo posto la riduzione dei medesimi e subito dopo in ordine di importanza il riuso dei beni a fine vita, il riciclo dei materiali a seguito di una raccolta differenziata spinta, di cui il porta a porta è la pratica più efficiente ed economica se gestita correttamente".

"Lo smaltimento (discariche ed incenerimento) occupa l’ultimo posto della gerarchia e, applicando con attenzione la legge, può essere ridotto progressivamente nel tempo fino a ridurlo a quantità insignificanti e quindi con minimo impatto ambientale - continua Conti -. I promotori della legge (comuni virtuosi, associazioni ambientaliste, comitati locali di cittadini) ritengono che questa costituisca un punto di partenza per ulteriori obiettivi di qualità ambientale e corretto uso delle risorse. Abbiamo ora di fronte compiti ancora più impegnativi come il passaggio da un’economia lineare (che consuma risorse senza possibilità di riutilizzarle) ad un’economia circolare (che invece riutilizza e ricicla i materiali), l’elaborazione di un piano regionale dei rifiuti coerente con la legge approvata, la continuazione del contrasto all’articolo 35 della Legge “Sblocca Italia”, che sblocca solo gli inceneritori in barba alla norme europee. Come la legge di iniziativa popolare è partita dal basso, così anche gli ulteriori passi sopra citati dovranno tener conto della crescente attenzione e partecipazione della società civile che, premendo sui decisori politici, potrà condurli a decisioni virtuose ed ambientalmente compatibili".

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