Nuova legge urbanistica, per i Verdi ci sarà "tanto lavoro per avvocati e procure"
La protesta in particolare è contro quello che i Verdi definiscono il “nuovo metodo di pianificazione attuativa adottato: gli accordi operativi”
Volantinaggio dei Verdi contro il progetto di legge regionale sull’urbanistica. I militanti del partito ecologista hanno srotolato cartelli e fatto volantinaggio in occasione di un corso di formazione che si è tenuto giovedì pomeriggio alla fiera di Forlì, destinato a tecnici, ingegneri, architetti, organizzato dagli Ordini professionali.
Spiegano i Verdi in una nota: “Abbiamo fatto volantinaggio, denunciando i contenuti inaccettabili del progetto di legge regionale che punta alla ripresa dell'edilizia come motore di un nuovo sviluppo, subordinando agli interessi degli speculatori paesaggio, ambiente, territorio, patrimonio storico, riducendo se non annullando standard urbanistici e servizi, trasformando l'urbanistica da essenziale funzione pubblica esercitata nell'interesse di tutti i cittadini in una attività da sensali, con la capacità di iniziativa consegnata nelle mani dei privati che avranno mano libera nelle scelte, attraverso accordi operativi”.
La protesta in particolare è contro quello che i Verdi definiscono il “nuovo metodo di pianificazione attuativa adottato: gli accordi operativi”. Spiegano i Verdi: “In un quadro del tutto privo di riferimenti i tecnici dovrebbero trasformarsi in sensali per contrattare gli interessi dei loro committenti con i loro omologhi della pubbliche amministrazioni, rinominati con enfasi del tutto fuori luogo “Uffici di piano” che dovrebbero svolgere tutte le funzioni in materia urbanistica non riservate agli organi politici tra cui la predisposizione del PUG e degli accordi operativi e l’attività di negoziazione con i privati e con le altre amministrazioni che esercitano funzioni di governo del territorio. Le implicazioni di un simile modo di operare sono facilmente immaginabili: ci sarà tanto lavoro per avvocati e Procure che avranno facile gioco nell’invocare disparità di trattamento, arbitrarietà, carenza di motivazioni e tutto il resto dell’armamentario di contenziosi che sempre più sostituisce urbanistica e realizzazioni”.
