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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Nuovo collegamento Forlì-Ravenna: dalla città bizantina parte il pressing sulla Regione

"È interesse per le due citta'" e il neo sindaco Gian Luca Zattini, afferma Verlicchi, "in campagna elettorale ha ritenuto il progetto molto valido e si era detto disponibile ad appoggiarlo"

Qualcosa si muove per un possibile nuovo collegamento stradale, e non solo, tra Ravenna e Forlì. L'attuale, la Ravegnana, e' chiusa al traffico dopo la tragedia in zona San Bartolo, e la riapertura e' slittata a settembre. Cosi' martedì in Consiglio comunale a Ravenna, maggioranza e opposizione trovano la quadra, o quasi perche' la Pigna si chiama fuori, su un documento che invita la Regione in particolare a intervenire sulla viabilita' alternativa e sulla limitazione al traffico pesante. Indicazioni che vengono dalla maggioranza. Ponendo poi la previsione di una nuova arteria.

Si parte infatti da tre documenti, due mozioni, una della Pigna e una degli altri gruppi di minoranza, e da un ordine del giorno della maggioranza. Veronica Verlicchi per la Pigna propone il progetto per la Ravegnana bis, un collegamento a due corsie per senso di marcia con tempi di percorrenza da 13-14 minuti, alternativo alla attuale "statale mulattiera" che mostra "limiti evidenti da anni". Tracciato dalla esistente E45 fino allo svincolo Standiana e da li' la nuova strada "toccando i centri abitati delle Ville unite, rivitalizzandoli". Costo stimato 20 milioni di euro al netto degli espropri e sbocco vicino al casello dell'A14 di Forli'. "È interesse per le due citta'" e il neo sindaco Gian Luca Zattini, aggiunge, "in campagna elettorale ha ritenuto il progetto molto valido e si era detto disponibile ad appoggiarlo". Inoltre sono state raccolte "oltre 1.000 firme a Ravenna e alcune centinaia a Forli', l'interesse dei cittadini c'e'", conclude. Per poi lamentare i soliti accordi tra opposizione e maggioranza che la escludono. Nel documento iniziale illustrato da Alberto Ancarani si sottolinea da un lato come Anas sia stata "gravemente deficitaria" sulla manutenzione, dall'altro la mancanza pure di un collegamento ferroviario "decoroso". 

Vantaggi per le due citta' potrebbero venire dunque sia "da un nuovo tracciato" sia "dall'ampliamento dell'esistente". Senza dimenticare la riapertura dell'aeroporto Ridolfi. Occorre "porre il tema al Governo, alla Regione e a tutti coloro che hanno taciuto o non si sono occupati dell'argomento". Palla al capogruppo del Partito democratico Fabio Sbaraglia, che sottolinea come non ci sia "nessuna contrarieta' a valutare percorsi alternativi alla Ravegnana", ma nel frattempo "la situazione va affrontata". Per il Comune le priorita' rimangono le varianti della Statale 16, con lo sprone a "ripristinare la viabilita' alternativa" alla Ravegnana, e "contribuire alla messa in sicurezza" dell'arteria, "trovando soluzioni tecniche per limitare il traffico pesante.

Tra i due documenti, quello di Ancarani- conclude- mi convince di piu', e' piu' ampio, ma in entrambi sarebbero necessarie modifiche". E le variazioni arrivano. Prima della pausa per concordarle, Marco Maiolini del Gruppo misto si dice "molto preoccupato" per la situazione, chiedendo che anche Ravegnana e collegamento ferroviario diventino "priorita'". Le varianti sono una "priorita', ma fin d'ora occorre porre in esame la necessita' di una o due alternative, ferroviaria e stradale, a Ravegnana", aggiunge Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna. Mentre Daniele Perini di Ama Ravenna invita a definirle le priorita': "Il nodo centrale e' Bologna, a noi rimarranno le briciole". (fonte Dire)

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