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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Nuovo quartiere al Ronco, i Verdi: "Strage di alberi per favorire un supermercato"

"Quando si tratta di consumo di suolo non c’è alcuna differenza fra centrodestra e centrosinistra", premettono da Europa Verde Forlì

Nell'ambito dei lavori del "nuovo quartiere" al Ronco, sono iniziate giovedì le operazioni di taglio di una ventina di alberi tra pini e tigli. "Quando si tratta di consumo di suolo non c’è alcuna differenza fra centrodestra e centrosinistra - premettono da Europa Verde Forlì -. Entrambi hanno approvato la esagerata proliferazione di centri commerciali inutili, ed entrambi sono impegnati a favorirla ad ogni costo anche se ciò comporta, come nel caso del nuovo discount fra via Roma e via Cerchia, violazioni di norme, di convenzioni e l’abbattimento inutile di oltre 20 alberi centenari per farci una rotonda".

I Verdi contestano quello che definiscono "un progetto sbagliato e vecchio di una dozzina di anni, manomettendo così e alterando un viale alberato la cui caratteristica storica e paesaggistica è rappresentata da filari continui di piante, risalenti a prima dell’ultimo conflitto mondiale compromettendone la percezione e distruggendone la prospettiva". I Verdi ricordano che "nel tentativo di opporsi ad una decisione tanto sbagliata avevano predisposto un progetto alternativo ed aggiornato, che teneva conto della realizzazione del nuovo asse tangenziale e delle conseguenti modifiche prodotte alla traffico e alla circolazione. Inoltre nell’ultimo periodo numerosi cittadini del luogo in diversi incontri con tecnici e Amministratori del Comune hanno fatto presente che esistevano altre soluzioni, meno invasive e distruttive e perfino più sicure per i ciclisti la cui pista sarà malauguratamente interrotta e resa pericolosa dalla nuova rotatoria".

"Non c’è stato niente da fare, anche questa amministrazione è impermeabile ad ogni alternativa migliorativa ed a qualunque partecipazione dei cittadini, ed i lavori sono stati affrettati per impedire che come è avvenuto in altre circostanze, crescessero proteste e si organizzasse una qualche resistenza - proseguono dal movimento del sole che ride -. Non siamo disposti a tollerare oltre questi scempi, dettati dagli interessi delle multinazionali della grande distribuzione. Non siamo più disposti a far passare sotto silenzio le violazioni alle disposizioni della pianificazione provinciale che vietavano la realizzazione di un centro commerciale affacciato sulla Via Emilia. Non siamo più disposti a tollerare che si sostenga, come è stato fatto in questi giorni da parte del Comune, che le disposizioni della convenzione (un contratto stipulato di fronte ad un Notaio), che stabiliscono che quegli alberi dovevano essere trapiantati, sarebbero “una svista”".

"Abbiamo preso atto che gli interessi della grande distribuzione prevalgono su ogni altro, che a nulla serve ricercare il dialogo e collaborare, che a niente serve invocare leggi che tutelano gli alberi, a niente fare presente la loro essenziale funzione nei confronti del clima e della qualità dell’aria, così come a niente sono servite, per fermare la bulimia cementificatrice, le norme del PTCP (Pianto territoriale di Coordinamento Provinciale) disinvoltamente violate, come a nulla serve mettere in evidenza che sarebbero violate, per la rotatoria, talune norme del Codice dei contratti pubblici - concludono -. Contrasteremo con ogni mezzo queste scelte miopi e scellerate, così come abbiamo sempre fatto".

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