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Niente stop agli oneri secondari per le chiese: saranno destinati al sociale

La giunta lunedì in commissione ha presentato la proposta di "destinare la stessa cifra alla costruzione di nuovi edifici per essere contenitore di attivita'' sociali rivolte alle fasce più deboli"

Rimangono gli oneri secondari destinati dal Comune di Forlì al 7% alle chiese e altri edifici per servizi religiosi. Una mozione per abolirli presentata martedì in Consiglio comunale del Movimento 5 Stelle ha fatto breccia in qualche consigliere di maggioranza. Ma non basta e viene respinta con 12 voti contrari, sei favorevoli e un astenuto. La richiesta pentastellata è stata quella di abolire questa "tassa nascosta", si tratta di circa 30mila euro all'anno, a cui i Comuni, anche secondo un parere della Regione, non sono obbligati.

Questi "sussidi pubblici alle chiese" vanno eliminati con delibera di consiglio, portando a zero la percentuale. Per "impiegare tali risorse per altri destinazioni" tra cui un fondo di spesa corrente per gli istituti comprensivi. Favorevole tra i dem Lodovico Zanetti: "Non possiamo regalare niente a nessuno e la mozione è abbastanza corretta". Di parere contrario il suo capogruppo Maria Maltoni e il resto della maggioranza.

La giunta lunedì in commissione ha presentato infatti la proposta di "destinare la stessa cifra alla costruzione di nuovi edifici per essere contenitore di attivita'' sociali rivolte alle fasce più deboli". Dubbioso sul fondo Daniele Mezzacapo della Lega Nord, che ha optato per l'astensione, a favore invece Forza Italia. (fonte Dire)

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