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Casara (Noi Forlivesi) attacca Sara Samorì: "L’assessore in fuorigioco con i soldi del Comune"

Attacca Casara: "Appare evidente che l'assessore Samorì confonde il ruolo di tifosa e amica con quello di buon amministratore"

"Continua il bluff dell’assessore Sara Samorì, che “gioca” sui vari campi sportivi della città con i soldi pubblici dichiarando interventi a carico dei privati che poi magicamente si accolla il Comune e quindi i cittadini". Inizia così l'attacco di Paola Casara, consigliere comunale di "Noi Forlivesi", all'assessore allo Sport. Casara premette le sue considerazioni, ricordando come "l’ennesima smentita alle politiche dell’assessore arriva dal presidente del Forlì Calcio Stefano Fabbri il quale ha dichiarato che la spesa di 830 mila euro per rimodernare stadio e area circostante, solo il 20 per cento è a carico della società mentre l'80% è a carico del Comune di Forlì".

"Peccato che l’assessore Samorì - continua Casara - nel consiglio Comunale del 20 ottobre 2015 rispondendo ad un preciso question time di Noi Forlivesi dichiarava che i lavori di straordinaria manutenzione erano per l'80% a carico del comune e per il 20% a carico del Forlì calcio, mentre le opere di miglioria erano a carico per il 100% della società sportiva, posizione che ricalcava precisamente la pomposa conferenza stampa di aprile 2015 alla presenza del sindaco Drei della Samorì con i vertici del Forlì Calcio in cui si comunicava l’affidamento alla società della concessione dello Stadio e la nuova fase di ammodernamento".

"Il voltafaccia dell’assessore Samorì si traduce in atti formali con il contratto di concessione stipulato con la società il 13 ottobre 2015 in cui rispetto alle previsioni iniziali che vedevano di fatto farsi carico del milione 831 mila euro, 850.000 al Forlì Calcio e 980.000 al Comune, il contratto si traduce a favore della società calcistica con un abbuono di diverse centinaia di migliaia di euro che peseranno sulle casse del Comune - prosegue Casara -. L’alchimia contabile si perfeziona nel bilancio comunale sterilizzando l’importo attraverso rate ed abbuoni annuali che rendono di fatto impercettibile il cambio di rotta rispetto alle dichiarazioni pubbliche".

"Quello che ci preme sottolineare - continua Casara - non è il merito degli interventi che come per il tabellone del Palafiera ed i lavori si straordinaria manutenzione dello Stadio Morgagni di fatto risultavano non procrastinabili, ma bensì il fatto che l’assessora continui a presentarsi pubblicamente su stampa e nei Consigli Comunali dichiarando operazioni in co-finanziamento con i privati che poi si traducono carico quasi completo dell’Ente".

"Appare evidente che l’assessore Samorì confonde il ruolo di tifosa e amica con quello di buon amministratore - conclude -. Di eventuali danni erariali saranno poi gli enti preposti a verificarne la sussistenza. Che si tratti di superficialità, incapacità o una precisa strategia a favore di pochi sarà solo il tempo a dimostrarlo, ma di fatto il ruolo dell’assessore risulta, alla luce di questo ennesimo episodio di incapacità amministrativa, oramai indifendibile".

AVOLIO - Sulla questione è intervenuto anche Daniele Avolio: "Noi Consiglieri di Opposizione chiediamo al sindaco e all'assessore di chiedere scusa alla città per questa amministrazione dello Sport dissennata, parzialistica e da dilettanti e un passo indietro all'assessore dello Sport finché non verrà fatta chiarezza sui fatti menzionati di cui stiamo valutando di inoltrare  una segnalazione alla Corte dei Conti ed alla magistratura ordinaria".

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