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Rifiuto di Zelli, Ancarani: "Non ripartiamo da zero, il Pd mostri compattezza"

Un Pd visibilmente in affanno e sul cui elettorato deluso da tempo ormai è iniziata una caccia al voto sia del centro-destra ed ora anche del M5S.

A quasi sette mesi dall'annuncio di Davide Drei di non volersi ricandidare, annuncio dato appunto con largo anticipo per dare al Partito Democratico la possibilità di riorganizzarsi ed esprimere una nuova candidatura, il Pd forlivese si ritrova senza un candidato, con il “gran rifiuto” di Gabriele Zelli, che era per altro nell'aria già da molto giorni. Non solo: è quasi a zero anche l'attività politica sul territorio, eccezion fatta per una serata programmatica lo scorso dicembre al teatro “Il piccolo” in cui si è palesato però solo scarsità di partecipazione nel pubblico e, sul palco, pochezza di contenuti. Insomma, un Pd visibilmente in affanno e sul cui elettorato deluso da tempo ormai è iniziata una caccia al voto sia del centro-destra ed ora anche del M5S.

Valentina Ancarani, segretario di federazione Pd, come avete preso la rinuncia di Gabriele Zelli?
“Con grande rammarico, la sua scelta è stata dettata da motivi personali che non possiamo che accettare. La sua candidatura era l'esito di percorso degli scorsi mesi fatto di partecipazione, ascolto della città. Il nome di Zelli, che coniugava esperienza e civismo, è stato proprio espressione di un percorso unitario all'interno del Pd, con l'apertura a molti soggetti esterni”.

Qual è ora il piano B?
“Non c'è un 'piano B'. Continuiamo a lavorare come prima, intensamente sul programma, mantenendo lo stesso percorso e raggiungendo un'alternativa che sarà altrettanto valida. Lo faremo con un gioco di squadra. Il nostro obiettivo è vincere per battere questo centro-destra sempre più estremista e incoerente nelle sue dichiarazioni”.

Operativamente cosa farete, un altro candidato unitario o le primarie?
“Ritengo che nei prossimi giorni sia utile ragionare su una soluzione che dia un segno di compattezza e unità del Partito Democratico. E' stata già convocata una direzione a breve che useremo per ragionare su una candidatura nuova”

Se non andrà in porto, ci saranno le primarie?
“E' utile che il Pd dia ora un segno di unità, per le primarie – che potrebbero riguardare anche altri partiti della coalizione – non posso anticipare ragionamenti che non sono stati neanche ancora fatti”.

Quali nomi per la candidatura unitaria?
“Non faccio nomi”

Sono passati sette mesi da quando Drei ha indicato al Pd la necessità di trovarsi un altro candidato. I segretari di federazione e comunale non dovrebbero prendersi la responsabilità di tutto questo tempo perso senza produrre alcuna candidatura?
“Che abbiamo perso tempo è una valutazione che non condivido. E' vero che il centro-destra ha già un suo candidato, ma per loro è stato facile: si sono trovate 4-5 persone in una stanza. Non è il nostro modus operandi, l'ascolto richiede tempo e aveva prodotto una candidatura sostenuta convintamente dal Pd e appoggiata all'esterno del partito. Siamo ancora in campo con idee e contributi e troveremo una figura altrettanto valida. D'altra parte, tolto il centro-destra non siamo certo gli unici a non aver ancora indicato un candidato”.

C'è chi dice: in questa situazione di emergenza, l'unica candidatura possibile è quella più automatica, cioè il segretario di federazione, in altre parole lei.
“Capisco che le figure di vertice del partito siano quelle e cui è più facile pensare, quelle che vengono più naturali. Ma non siamo in una situazione di emergenza, non ripartiamo da zero. Andremo avanti con un confronto nei prossimi giorni”.

Quanto tempo si dà Valentina Ancarani?
“A breve, il tempo è limitato. Giorni, non settimane”.

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