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Piano antismog, la Lega: "Via il divieto per i diesel Euro 4. Sì all'uso di stufe e camini"

"La Regione emana imposizioni senza analisi della platea dei penalizzati", afferma il consigliere regionale della Lega, Pompignoli

"Provvedimenti sbagliati, calati dall’alto dalla Giunta Bonaccini senza considerare le esigenze della popolazione. Parliamo del divieto di circolazione nei centri abitati per i diesel euro 4, ma anche dello stop per stufe e camini. Cercheremo di limitare i danni presentando delle proposte che salvino il salvabile, ma è ormai un dato di fatto che la Regione è scollegata dalla società emiliano-romagnola". Non usa mezzi termini Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale della Lega Nord, per commentare l’ennesimo passo falso della Giunta Pd, con le imposizioni impopolari e difficilmente attuabili contenute nel Piano aria integrato regionale (Pair 2020).

"La nostra proposta (che verrà discussa domani in Commissione Bilancio regionale) è che le limitazioni poste dal Pair alla circolazione nei centri abitati, con popolazione superiore ai 30.000 abitanti, non si applichino ai mezzi diesel Euro 4 - continua l'esponente del Carroccio -. Il divieto, infatti, sembra che coinvolga 290.000 veicoli in regione. Un numero spropositato di persone che utilizzano il proprio mezzo per lavoro e per le più disparate necessità. Tra l’altro, la Regione mette a disposizione cifre irrisorie per l’ecobonus e cambiare l’auto può diventare, per molti, un impegno finanziario non sostenibile".

"Oltretutto, è paradossale che la Regione inserisca tra le tante categorie esentate dal divieto, anche i veicoli di soggetti con Isee inferiore alla soglia di 14.000 euro - chiosa Pompignoli -. Non facciamo fatica a individuare i soggetti rientranti in questa categoria e che mezzi utilizzino, spesso i più inquinanti e obsoleti. Non penso di essere lontano dal vero delineando l’area dei più penalizzati dal divieto: cittadini italiani del ceto medio, lavoratori e piccoli imprenditori, padri di famiglia che non possono permettersi l’acquisto di un’auto nuova, ma che non possono neppure fare a meno del proprio mezzo".

"Ma queste analisi, i numeri e l’identità di chi si va a colpire con certi provvedimenti, dovrebbero essere fatte a monte da chi, in Regione, legifera senza cognizione di causa - conclude -. Perché la stessa operazione, sempre nel Pair 2020, è stata fatta anche con lo stop a stufe e camini. Provvedimento sbagliato, che ora il Pd cerca malamente di arginare, creando ulteriori disparità di trattamento fra cittadini. Anche in questo caso, noi proponiamo che si escluda dai divieti l’utilizzo saltuario di natura domestica e ricreativa di camini e focolari".

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