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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Piano dei rifiuti, Bellini: "Piccola grande rivoluzione economica e politica"

L’assessore all’ambiente del comune di Forlì, Alberto Bellini, è intervenuto sul progetto di legge sui rifiuti approvato dalla Giunta Regionale dell'Emilia-Romagna il 6 luglio. Bellini sottolinea che l’approvazione del piano è una piccola grande rivoluzione economica e politica.

L’assessore all’ambiente del comune di Forlì, Alberto Bellini, è intervenuto sul progetto di legge sui rifiuti approvato dalla Giunta Regionale dell'Emilia-Romagna il 6 luglio. Bellini sottolinea che l’approvazione del piano è una piccola grande rivoluzione economica e politica. “La gestione dei rifiuti solidi urbani attiene agli aspetti economici, ambientali e sociali di una comunità – sottolinea l'Assessore Bellini -. Il riuso e il riciclo dei materiali post-consumo e la riduzione dei rifiuti rappresentano una straordinaria opportunità per ridurre i carichi ambientali, riducendo il rapporto tra produzione, sviluppo economico e consumo di materie prime”. “In un paese in cui l'industria manifatturiera è il cuore del tessuto industriale e non vi è disponibilità di risorse naturali, che debbono essere importate, il recupero di materia è una priorità per le politiche industriali”.

“In questo ambito, la Regione Emilia-Romagna si pone all'avanguardia con una legge innovativa a livello nazionale ed europeo, innovativa nel metodo e nei contenuti. Il progetto di legge nasce da un lungo percorso di partecipazione dove sono stati protagonisti le associazioni ambientaliste, i cittadini, gli Enti locali, gli Ordini dei Medici, ISDE, percorso perfezionato da una legge di iniziativa popolare, approvata dal consiglio comunale del Comune di Forlì a novembre 2011 e da tanti altri Enti locali, che complessivamente rappresentano oltre un milione di abitanti” dice Bellini 

“L’azione normativa è fondamentale per promuovere e attuare queste politiche, poiché consente di semplificare i percorsi amministrativi per la autorizzazione di impianti e processi legati alla raccolta differenziata di qualità e al riciclo di materia;  creare una leva fiscale per promuovere i comportamenti virtuosi;  creare un fondo per finanziare la trasformazione dei modelli di raccolta, meccanismi di tariffazione puntuale, ovvero proporzionali alla quantità di materiale avviato a smaltimento, e per finanziare impianti e processi di riciclo e recupero di materia”. 

“Punti centrali del provvedimento sono la sostituzione dell'indice di prestazione e di qualità e la leva fiscale come incentivo per il cambio di modello. L'indice percentuale di raccolta differenziata è spesso fuorviante, sia per i criteri eterogenei adottati in termini di assimilazione, sia perché non rappresenta correttamente la quantità di materiale effettivamente avviato a riciclo. Il progetto di legge propone come indice di prestazione e di qualità la quantità di rifiuti avviati a smaltimento per abitante equivalente, ovvero considerando i flussi turistici, i flussi dei lavoratori e gli studenti”. 

“Il messaggio politico è forte e chiaro – conclude l'Assessore -. Si chiede al mondo economico, ai gestori e ai cittadini di progettare e realizzare un distretto territoriale del riuso e riciclo di materia, uno strumento fondamentale di sviluppo occupazionale e di tutela del territorio. Si delinea una transizione tra la gestione basata sullo smaltimento con discariche e inceneritori, destinati a un ruolo residuale fino a una progressiva dismissione, e la gestione basata su riuso e riciclo di materie prime. Il primo grande passo per un modello economico circolare, la proposta di sviluppo della Regione Emilia-Romagna”.

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