DestinAzione Forlì dopo gli articoli apparsi in merito all’inaugurazione di Eataly prende atto di un’abitudine ormai invalsa nel PD. Dopo tutti i proclami elettorali sbandierati (chiusura inceneritori,  rivitalizzazione del centro storico, basta cementificazione e consolidamento, se non allargamento della zona pedonale, lavoro e disoccupazione), portando avanti la moda di sfruttare mete programmatiche di altri, fra i quali noi, che per decenni si sono battuti sul serio sul territorio,  dopo solo nove mesi  di mandato, si rimangia tutto, come riportato dai quotidiani locali,  per le chiare “pressioni sul sindaco” per fare entrare le auto in piazza.
 

Questa  cosa  lascia letteralmente senza parole in quanto va direttamente e senza tanta democrazia in direzione contraria a quanto promesso. E’ possibile che l’urlo di dolore dei commercianti del centro costretti troppo spesso a chiudere, anche per lo stravolgimento totale del trasporto pubblico ad esclusivo favore di Punta di Ferro, che ha di fatto talmente scoraggiato i forlivesi ad andare in centro (prima bastava un autobus, ora ne servono tre, con estrema difficoltà degli anziani per i dolori muscolari e artrosici  come hanno tenuto a raccontarci nelle interviste fatte  in proposito due anni fa ) non sia fino ad oggi stato minimamente preso in considerazione?
 

Invece è normale che una richiesta contraria a tutto quanto programmato fino ad ora, come la richiesta del titolare di azienda privata  appena arrivato in città, venga subito accolta? Attendiamo risposte (che conoscendo il PD non arriveranno), possibilmente prima di trovarci dall'oggi al domani con Piazza Saffi  già inspiegabilmente aperta alle auto, andando in senso contrario a quanto succede nelle città con i centri più vivaci e vitali. L’assessore Bellini si è espresso però il giorno seguente per tenere il centro senza auto. Chi avrà ragione? Forlivesi siate contenti, sta tornando, forse, il feudalesimo, e non è per il benessere della maggior parte di noi.
 

DestinAzione Forlì