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Polemica sulla cultura, l'assessore: "La qualità c'è, bisogna sapersi inserire"

E' arrivata come un macigno la frecciata alla "lobby" della cultura forlivese, da parte di Catia Giannantonio ed Edoardo Viola, dell'associazione 'Musicians', che hanno criticato duramente la gestione della cultura in città

E' arrivata come un macigno la frecciata alla “lobby” della cultura forlivese, da parte di Catia Giannantonio ed Edoardo Viola, dell'associazione 'Musicians', che hanno criticato duramente la gestione della cultura in città, tramite un'intervista rilasciata a Forlitoday. L'assessore comunale Patrick Leech risponde sempre sul quotidiano on line, spiegando i meccanismi e le scelte, senza perdere mai il suo proverbiale aplomb, anche davanti alle critiche più dure.

Templi della cultura (teatri, musei) che non bastano più lo sviluppo culturale della città, pensa sia vero?
Abbiamo portato grandi stagioni a teatro, con tante attività diverse. Abbiamo aperto il museo ed anche la biblioteca ad una serie di eventi che hanno coinvolto tutta la città e non solo

Secondo lei la cultura si è avvicinata negli anni ad una operazione commerciale?
No, non credo che esista questo problema. Non si può continuare ad andare avanti con l'idea che il pubblico possa finanziare tutto. Per questo ultimamente si mettono in piedi accordi con i privati, aprendo a diverse realtà, permettendo di promuovere una maggiore vivacità di eventi

La politica che rapporto ha con la cultura?
Deve garantire equità nella gestione delle risorse e la stesura di linee guida. Come del resto funziona in tutta Europa

Una delle critiche mosse riguarda il centro storico, secondo lei ci sono spazi adeguati e soprattutto siete soddisfatti della qualità di ciò che viene proposto?
Proponiamo e abbiamo sempre proposto tante attività culturali da una ottima qualità fino ad una media. Credo che si tratti di una questione di percezione della qualità. Il livello degli spettacoli culturali in città non è mai diminuito, anzi

I due rappresentati dell'associazione 'Musicians' sostengono di non riuscire a portare in città i loro spettacoli. Qual'è il problema?
L'organizzazione delle attività culturali è gestita dal comune attraverso bandi di gara rivolti alla società civile. Indichiamo gli spazi, i tempi e le risorse disponibili. Bisogna avere le spalle coperte per partecipare e vincere. Una delle condizioni che segnaliamo nei bandi è che il soggetto capofila dell'organizzazione si metta poi in rete con gli altri attori del territorio. Probabilmente il problema sta qui
 

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