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Incarichi a mariti e compagne di politici, il Pd solleva il caso in Comune. La replica: "Solo fango"

Botta e risposta al vetriolo per l'ultimo giorno di campagna elettorale delle elezioni regionali in Emilia-Romagna. A mettere nel mirino alcuni incarichi politici e di staff della giunta di Gian Luca Zattini è il Pd

Botta e risposta al vetriolo per l'ultimo giorno di campagna elettorale delle elezioni regionali in Emilia-Romagna. A mettere nel mirino alcuni incarichi politici e di staff della giunta di Gian Luca Zattini è il Partito Democratico, che punta il dito su Beatrice Lamio, portavoce del sindaco, legata sentimentalmente al consigliere comunale e consigliere regionale uscente Massimiliano Pompignoli, e su Valerio Melandri, assessore alla Cultura, ma anche marito di una consigliera comunale, sempre della Lega, Elisabetta Tassinari.

Portavoce del sindaco legata al capogruppo Pompignoli

 
E' critico un comunicato del Pd: “La preoccupazione suscitata dal recente scandalo portato alla luce dalle telecamere di La7 che ha interessato il Comune di Ferrara, relativo all’impiego pubblico che il vicecapogruppo in Consiglio Comunale della Lega Nord avrebbe indebitamente garantito a una Consigliera della Lega, ci ha imposto di esaminare con la massima attenzione gli incarichi che il sindaco Zattini in questi primi mesi di legislatura ha assegnato in via fiduciaria, con oneri a carico del Comune. Ci è quindi balzato all’occhio l’incarico fiduciario quale portavoce del Sindaco assegnato con determina n. 3115 del 29.11.2019 a Beatrice Lamio, esponente locale della Lega Nord Romagna e notoriamente legata da una relazione sentimentale al capogruppo della Lega Nord in Consiglio Comunale, nonché consigliere regionale, Massimiliano Pompignoli. Si tratta di un incarico da svariate decine di migliaia di euro all’anno (oltre all’inquadramento tabellare quale cat. D1 l’incarico prevede anche uno speciale compenso ad personam per ulteriori 12.000 euro annui) che impegnerà il Comune per tutti i cinque anni della legislatura”.

“Incarico del quale evidenziamo l’inopportunità, essendo lecito domandare se l’appartenenza politica e la storia personale del soggetto interessato abbiano avuto un ruolo fondamentale in questa scelta rispetto al merito (oltre ad essere la compagna del Consigliere Pompignoli, la Lamio vanta, nel suo curriculum, una mancata elezione alla Camera dei Deputati nel 2013 nelle file della Lega Nord e un incarico, sempre fiduciario, dal gruppo regionale della Lega Nord, pure a spese della Regione Emilia-Romagna). È quindi lecito chiedersi se la scelta di affidare un incarico, con quell’inquadramento e contributo straordinario, di così delicata importanza alla compagna del Capogruppo della Lega Nord sia opportuna e rispettosa dei requisiti richiesti dal Regolamento sull'Ordinamento Generale degli Uffici e dei Servizi, approvato con deliberazione della Giunta Comunale 233 del 21.05.2019, ove si prevede che “la procedura per l'individuazione dei soggetti idonei deve avvenire attraverso valutazione di apposito curriculum adeguatamente documentato comprovante il possesso della necessaria qualificazione professionale e culturale nonché delle attitudini connesse al ruolo”, così come viene spontaneo domandarsi se alla procedura in questione abbiano partecipato altri soggetti oltre alla diretta interessata. Questioni che sottoporremo all’attenzione della cittadinanza nel corso del prossimo Consiglio comunale, chiedendo al primo cittadino di chiarire una situazione oggettivamente poco limpida”.

“Non può essere sfuggito, poi, come nel recente Consiglio il Sindaco Zattini, forse consapevole dello scandalo che stava per esplodere nel capoluogo ferrarese, abbia inteso precisare, nel corso di un suo intervento, che non avrebbe mai affidato incarichi pubblici ai propri Consiglieri comunali di maggioranza. Affermazione che cozza, evidentemente, con quanto abbiamo avuto modo di accertare dagli atti ufficiali in nostro possesso”.

La moglie dell'assessore Valerio Melandri

Ed ancora la nota del Pd forlivese: “Del resto, è noto che uno dei primi atti compiuti da Zattini è stato quello di nominare quale assessore il prof. Valerio Melandri, marito della consigliera comunale della Lega Nord Elisabetta Tassinari. Intrecci tra sindaco, consiglieri della Lega e amici e parenti degli stessi che, da un lato, gettano ombra sul Comune non facendo onore alla Città e, dall’altro, impongono ai cittadini di vigilare attentamente rispetto a una gestione della cosa pubblica che, in questi primi mesi, si è caratterizzata per una tendenza all’indebitamento e alla spesa sregolata e che pare ispirata, in certi casi, a premiare l’appartenenza politica piuttosto che l’interesse pubblico”.

La replica del sindaco: “Tutto in regola"

Pronta è arrivata la replica del Comune, per bocca dello stesso sindaco Gian Luca Zattini: “L’assunzione di Beatrice Lamio come mia portavoce (ex art. 90 del D.Lgs. 267/2000) è una scelta che rivendico legittimamente, con orgoglio, perché motivata da ragioni di natura fiduciaria e professionali. Conosco personalmente la dottoressa Lamio e la reputo una persona capacissima, con un’esperienza comprovata nel campo della comunicazione politica e dell’approccio legislativo, acclarata dall’eccellente lavoro che ha svolto in Assemblea Legislativa regionale negli ultimi cinque anni. L’ho voluta come mia portavoce in virtù del rapporto fiduciario che ci lega, della perfetta sintonia che si è instaurata nel corso di quest’ultimo anno e mezzo e perché rientra nella definizione di staff del Sindaco che il Testo Unico, com’è noto, prevede e disciplina all’art.90. Beatrice, oltretutto, possiede tutti i titoli necessari per svolgere l’incarico che le ho conferito: è laureata e ha conseguito un percorso di specializzazione alla SDA della Bocconi. Ma soprattutto Beatrice è una persona di mia fiducia, alla pari di tutte figure professionali che compongono il mio staff e che ho scelto personalmente, di indiscusso merito professionale e di cui tutta la Giunta va orgogliosa”.

L'affondo politico: "Solo livore, il Pd naviga nel fango"

Sul legame affettivo con il consigliere Pompignoli, invece, il sindaco spiega che “la situazione personale della dottoressa Lamio non mi riguarda. Il suo stato di famiglia e la sua condizione sentimentale, con un semplice consigliere comunale di maggioranza e non facente parte della nostra Giunta, sono aspetti della sua vita privata che non interferiscono con il suo operato. È per queste ragioni che rimango sconcertato di fronte al livore del partito democratico. È un PD, quello forlivese, che naviga nel fango più basso delle illazioni, che non sa cosa dire e che a due giorni dal voto tira fuori una delibera che è stata assunta nell’ottobre scorso”.

“È un Pd che non si ferma davanti a nulla, che ribolle nella rabbia della sconfitta e che addirittura tira in ballo i legami sentimentali dell'assessore Valerio Melandri, docente forlivese di fama internazionale, conosciuto in tutto il mondo ma che avrebbe peccato nell’aver sposato la consigliera Tassinari. Aggiungo che non è nel mio stile fare le pulci alle assunzioni e ai gradi di parentela all’interno del Pd romagnolo. Forse scoprirei di peggio, forse il Pd farebbe meglio a guardarsi in casa propria. Ma attendo i consiglieri del Partito Democratico in consiglio comunale. Perché mi fanno tenerezza e perché sono diventati l’espressione più becera e infantile della politica cittadina.”

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