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Polizia penitenziaria, Morrone (Lega) al fianco degli agenti: "E' urgente riorganizzare il sistema carcerario"

Attacca Morrone: "Solo Bonafede sembra non accorgersi che gli operatori della Polizia penitenziaria sono alla mercé delle violenze dei detenuti"

Sono fermamente convinto delle ragioni della protesta della Polizia penitenziaria, sia per il trattamento che riceve, sia per la totale disattenzione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede nei confronti delle esigenze del Corpo. Per questo motivo ho preso parte alla manifestazione organizzata dal Sappe a Roma davanti al ministero". Così il deputato forlivese della Lega, Jacopo Morrone. "Pur essendo cosa nota, solo Bonafede sembra non accorgersi che gli operatori della Polizia penitenziaria sono alla mercé delle violenze dei detenuti, spesso a causa delle politiche di ‘vigilanza dinamica’ imposte dal Dipartimento della amministrazione penitenziaria per le quali servirebbe maggiore cautela", attacca l'esponente del Carroccio.

"Al centro della protesta anche il ‘caso’ di Santa Maria Capua Vetere, ancora non chiarito, e l’esasperazione degli agenti che operano in situazioni di gravi difficoltà e pericolo per tutelare la sicurezza di tutti noi e l’osservanza della legalità - aggiunge Morrone -. Il tutto nell’indifferenza di chi consente che la Polizia penitenziaria sia priva di strumenti di difesa e di autotutela, come il taser o le bodycam, e di organici adeguati. E’ evidente l’urgenza di una riorganizzazione strutturale del sistema carcerario. Guai, tuttavia, ad affrontarla in modo strumentale e ideologico. Il primo passo dovrebbe certamente riguardare la qualità del lavoro e il benessere di chi svolge un ruolo indispensabile non solo all’interno degli istituti penitenziari, ma per il Paese".

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