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PolStrada di Rocca a rischio chiusura, Peruzzini attacca Drei: "Sibillino silenzio"

"Peruzzini evidenzia come la decisione comunicata dal Prefetto Fulvio Rocco De Marinis al sindaco di Rocca San Casciano, Rosaria Tassinari, della chiusura entro il 2016 del distaccamento della PolStrada possa essere "essere una scelta irrazionale"

Il capogruppo in consiglio comunale di "Noi con Drei", Mario Peruzzini, ha presentato un'interrogazione al sindaco Davide Drei "per sapere se ritenga opportuno intervenire per scongiurare la chiusura del Distaccamento della Polizia Stradale di Rocca San Casciano che da oltre 50 anni fornisce un servizio insostituibile a quegli abitanti che egli stesso, comunque, rappresenta e quali, eventuali, azioni intenda intraprendere".

Peruzzini evidenzia come la decisione comunicata dal Prefetto Fulvio Rocco De Marinis al sindaco di Rocca San Casciano, Rosaria Tassinari, della chiusura entro il 2016 del distaccamento della PolStrada possa essere "essere una scelta irrazionale, tenuto conto che tale presidio è situato in un punto strategico, la Statale 67 con il passo del “Muraglione”, nota per gli incidenti di motociclisti, spesso con esisti mortali". Tale decisione, aggiungem "preoccupa un territorio che ha un reparto con un elevato livello di efficienza riscontrabile dai risultati e dalle pattuglie prodotte, giorno e notte, con una presenza costante a tutela della sicurezza, in ogni sua eccezione, e punto di riferimento per gli abitanti, anche isolati, di quella vallata e non solo". Inoltre l'eventuale chiusura sarebbe "una beffa per il sindaco di Rocca San Casciano impegnatosi nella individuazione di una nuova sede".

Peruzzini evidenzia inoltre che si tratta "di una decisione non prevista nel programma nazionale di chiusura degli Uffici predisposto da oltre un anno dal Dipartimento della Polizia Stradale, palesemente in contrasto con i principi di efficacia, efficienza ed economicità, alla luce degli innumerevoli Uffici delle Forze dell’Ordine di cui non è prevista la chiusura pur avendo 2/3 operatori che oltre a presidiare una caserma spesso non producono altro. In caso di chiusura il personale sarebbe assorbito in Uffici diversi, anche fuori provincia. La mancanza di tale servizio graverebbe anche sulla Polizia dell’Unione dei Comuni che, a differenza di altre Forze di Polizia, non è presente nelle ore notturne se non in maniera marginale".

Conclude il consigliere comuanle: "Delle numerose, autorevoli ed unanimi voci levatesi contro tale progetto, fanno da contraltare il sibillino silenzio del sindaco e, soprattutto, presidente dell’Unione dei Comuni Forlivesi e Presidente dell’intera Provincia, Drei. Purtroppo è ormai un dato di fatto che si sia sempre abilmente sottratto ad ogni responsabilità ed iniziativa per tutelare la sicurezza dei cittadini, sia in termini di investimenti, impiego di risorse, progetti e competenze in materia". 
 

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