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Presentato a Forlimpopoli il progetto di legge regionale sull’economia solidale

Presenti all’incontro i due consiglieri regionali che più hanno lavorato a questo progetto Thomas Casadei (PD) e Gian Giudo Naldi (SEL) che è anche il primo firmatario della proposta di Legge

Forlimpopoli al centro del mondo dell’economia solidale. È accaduto venerdì mattina quando, nella sede del Comitato di Impegno Comune, Mauro Grandini Sindaco, si è svolta la presentazione in anteprima del progetto di legge regionale sull’economia solidale. A condurla, il candidato consigliere, Raoul Lolli che ha spiegato perché ha voluto fortemente che la presentazione fosse fatta nella città artusiana.

“Si tratta – ha spiegato – di un progetto di Legge Regionale che unisce le forze di centro sinistra che dovrebbero essere unite (IDV, SEL, PD e anche i fuoriusciti dai 5 stelle della Regione). È un progetto innovativo che mette assieme pezzi di società che di solito vanno per conto proprio: l'economia solidale diviene il mezzo per mettere assieme cultura, dell'ambiente, servizi sociali e tutto quello che ci può aiutare ad uscire dalla crisi”.

Presenti all’incontro i due consiglieri regionali che più hanno lavorato a questo progetto Thomas Casadei (PD) e Gian Giudo Naldi (SEL) che è anche il primo firmatario della proposta di Legge. “La proposta – ha spiegato Casadei - nasce da un percorso di oltre due anni di confronto, dibattito, unione di coloro che lavorano nel mondo solidale. Si era partiti con una proposta di legge mirata ai GAS (Gruppi di Acquisto Solidali), ma poi abbiamo capito che poteva essere bene ampliare ai tanti mondi dell'economia solidale. Speriamo di potere approvare la legge prima dell'estate. Non si tratta solo di un regolamento, ma alla base c’è la consapevolezza che fare sistema e avere le istituzioni al proprio fianco è davvero la mossa vincente per la nostra solidarietà e anche per la nostra economia. Nelle pagine del disegno di legge ci sono idee culturali, di approccio e proposte concrete per dare corpo ai vari aspetti del settore solidale, biologico, km 0, verso una nuova economia, solidale, ecologica, sostenibile”.

“La legge – ha aggiunto Naldi-  definisce cos'è l’economia solidale e quali sono le 10 colonne portanti di tale settore che si vanno a sommare alle esperienze del già attivissimo creser (www.creser.it). Stabilisce inoltre quali siano gli strumenti di collaborazione con le amministrazioni a tutti i livelli perché solo con un sistema ben definito si possono davvero valorizzare risorse, competenze, capacità in modo che ciascuno renda davvero per quello che vale. Ma non solo, la proposta stabilisce un elemento essenziale perché la Regione possa essere davvero sostenibile: i valori, i principi, le esperienze, le pratiche di questo mondo devono influire su ogni decisione regionale. Nella pratica, perché conta anche questa se vogliamo veramente iniziare a rimboccarci le maniche, proponiamo: un tavolo permanente di confronto, un tavolo annuale o semestrale sui temi caldi che la Regione dovrà poi prendere in seria considerazione, una nuova delega in Regione per l'economia solidale. Abbiamo affrontato temi anche molto pratici che riguardano strettamente l’ambito locale, come la necessità di spazi per queste realtà, lo studio delle proprietà demaniali per vedere se possono essere a disposizione dei giovani che oggi sono interessati a tornare all'agricoltura, il che risponde ai principi di sostenibilità ecologica e sociale. Un altro esempio è il rinnovamento dei regolamenti di produzione delle conserve e delle confetture per i piccoli produttori: non è più sostenibile che i piccoli debbano mantenere ed essere vincolati a standard pretendibili dalla grandi aziende. E poi tanto altro ancora:  il mondo solidale è vastissimo e finalmente sta uscendo dalla nicchia in cui era relegato anche con esperienze davvero all'avanguardia che vogliamo portare nelle nostre città e nei nostri paesi”.

Ha concluso l’incontro il candidato sindaco Grandini: “Tutto questo mi piace molto – ha detto - perché se siamo di sinistra, dovremo avere atteggiamenti e comportamenti diversi dal mondo speculativo e degli affari che caratterizzano altre forze politiche. Non si tratta di mandare all’aria le aziende, o mettere in difficoltà l’esistente, ma si tratta di creare una nuova cultura che fa proprio i concetti di mutalità, reciprocità, collaborazione, partecipazione alla vita di comunità che tanto stanno a cuore a me e a tutti quelli che partecipano a Impegno Comune. Nel piccolo di Forlimpopoli lo stiamo facendo con i premi Artusi da cui poi ha tratto origine il GAS della nostra città grazie a una associazione e a delle persone particolarmente sensibili.  Questa legge fa la sponda alla piccola rivoluzione sociale e solidale che abbiamo sognato nel nostro programma. Onestamente un progetto di legge così mi dà un sacco di speranza perché cambia la cultura, e questo è l’unico modo per uscire tutti insieme dalla crisi e iniziare oggi a costruire un domani migliore”.

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