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Processo inceneritori, Wwf e ClanDestino esclusi. "Una provocazione"

Lunedì è arrivata la decisione del giudice Massimo de Paoli. Questo a caldo il commento di Raffaella Pirini, capogruppo in consiglio comunale della lista civica DestinAzione Forlì-Movimento 5 Stelle

“Siamo perplessi e, allo stato dei fatti, ci sentiamo di non condividere la scelta del giudice che ha in carico il processo agli amministratori degli inceneritori Hera e Mengozzi di Forlì ed ha escluso Wwf e l’associazione Clan-Destino dalla costituzione di parte civile”. Lunedì è arrivata la decisione  del giudice Massimo de Paoli.  Questo a caldo il commento di Raffaella Pirini, capogruppo in consiglio comunale della lista civica DestinAzione Forlì-Movimento 5 Stelle.

“Le motivazioni addotte per escludere Wwf e Clan-Destino dalla causa penale (“non rappresentatività sul territorio” e “mancanza di titoli formali per promuovere l’iniziativa”) lasciano perplessi e ci portano a ritenere che possa essere stato commesso un errore, che assume i contorni della ‘provocazione’, visto che, al contrario, hanno accettato come parti civili il Comune di Forlì e la Provincia di Forlì-Cesena che certamente, se si escludono alcuni episodi non decisivi riguardanti il Comune, non avevano ostacolato le autorizzazioni degli inceneritori. Ci riserviamo di studiare gli atti nella loro completezza al di là delle notizie di cronaca a nostra disposizione che commentiamo – aggiunge Raffaella Pirini, che da anni, in prima persona, ha condotto indomite battaglie contro la costruzione e il potenziamento degli inceneritori a Forlì -. Ma già fin d’ora possiamo dire che s’è consumata comunque una grande ingiustizia. Wwf e Clan-Destino per loro stessa vocazione statutaria e nella pratica decennale delle loro attività si adoperano unicamente nell’interesse collettivo e in difesa dell’ambiente. E inoltre il cavillo tecnico che è stato richiamato per escludere Clan-Destino non aveva impedito ad un giudice di Ravenna di far costituire questa associazione parte civile nel processo per lo smaltimento illecito di fanghi a Coccolia”.

Raffaella Pirini si dice anche preoccupata per la scelta di Hera e di Mengozzi di chiedere il rito abbreviato che indirizzerà il processo verso l’esclusione dei testimoni e ridurrà il dibattito alla mera disputa sulle carte condizionate dall’esito dell'incidente probatorio: “Nel corso del dibattimento – nota il capogruppo in consiglio comunale della lista civica DestinAzione Forlì-Movimento 5 Stelle - con le testimonianze, oltre alla condotta amministrativa, potevano emergere anche molti elementi a dimostrazione dell'inquinamento subito dall'ambiente circostante i due inceneritori di Forlì, con relativi pericoli per la salute umana, senza dimenticare i danni più propriamente "psicologici" patiti da coloro che abitano nel comprensorio dei ‘camini’ che si vedono ridurre di giorno in giorno i beni patrimoniali derivanti dalla perdita di valore delle abitazioni e aumentare lo stress per la consapevolezza del pericolo per la propria salute e della "sordità" delle istituzioni. Escludere Wwf e Clan-Destino dall’azione risarcitoria che ne conseguirebbe avrebbe il sapore giuridico (ma anche politico) di uno smacco e di un clamoroso paradosso, visto che proprio queste due associazioni sono state promotrici dell’azione di rivalsa che ha trovato il compimento nel processo che si celebra oggi in procura a Forlì”.

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