rotate-mobile
Politica

Progetto "Giardino dei musei": Bertaccini, Gentilini e Peruzzini interrogano il sindaco

"Tale interrogazione - esordiscono - scaturisce da quanto appreso in una recente Commissione Consiliare dove a Forlì Mobilità Integrata"

I consiglieri comunali di maggioranza, Paolo Bertaccini “Con Drei per Forlì”, Tatiana Gentilini “Gruppo Misto” e Mario Peruzzini “Noi con Drei” hanno presentato una interrogazione riguardante l’iter progettazione del “Giardino dei musei”. "Tale interrogazione - esordiscono - scaturisce da quanto appreso in una recente Commissione Consiliare dove a Forlì Mobilità Integrata, con diversi atti di Giunta, era stata affidata la progettazione del “giardino dei musei” ma il progetto era stato rispedito al mittente dal Soprintendente in quanto era stato progettato da un Ingegnere e non da un Architetto come prescrive la norma, trattandosi di un luogo sottoposto a vincoli di tutela.  Per questo motivo Forlì Mobilità Integrata ricorse alla “firma” di un architetto che si prestava ad assumere il ruolo di progettista di un’opera del costo preventivato di 1,5 milioni di euro, come risulta sia dagli atti trasmessi alla Soprintendenza".

Proseguono Bertaccini, Gentilini e Peruzzini: "La prestazione, ossia la “firma” sarebbe stata retribuita con 8.000 euro, comprensiva anche di attività di rendering e altre prestazioni grafiche che, pare, siano cosa ben diversa dalla attività di progettazione. Forlì Mobilità Integrata ed altre società partecipate hanno in programma numerose attività di progettazione riguardanti infrastrutture, parcheggi, edifici, servizi ecc. e queste sono qualificate come imprese pubbliche (Codice dei Contratti Pubblici) e, come tali, devono rispettare, nell’acquisizione di servizi, prodotti, lavori e opere, i principi e le disposizioni del medesimo codice".

In relazione a quanto emerso, gli stessi consiglieri hanno chiesto di sapere "se l’architetto che ha firmato il progetto lo abbia effettivamente redatto e, in tal caso, in base a quale norma sia stato possibile affidargli un incarico di così rilevante importo senza rispettare il citato Codice dei Contratti Pubblici che prevede gare, fra l’altro, con soggetti che abbiano nel periodo precedente effettuato simili progettazioni per importi adeguati. Se l’assessore competente sia effettivamente a conoscenza della circostanza del ricorso alla “firma dell’architetto”, solo in un secondo momento, come richiesto dal Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggisti, Antonella Ranaldi, che, rispendendo il progetto al mittente ribadiva che queste venissero effettuate da un Architetto e non da un Ingegnere, trattandosi di un luogo sottoposto a vincoli di tutela".

Bertaccini, Gentilini e Peruzzini intendono sapere "se l’Amministrazione intenda, a seguito di quanto rilevato, valutare iniziative al fine di tutelarsi anche nei confronti di eventuali conseguenze che potrebbero derivarle da parte del Ministero per i Beni Culturali, per la procedura adottata per superare il vincolo delle competenze professionali per operare in un luogo tutelato e tanto delicato e prezioso per la nostra città. Se esista la possibilità per il Comune di Forlì di essere chiamato a sopportare anche ulteriori costi della progettazione per “l’architetto”, appunto in qualità di progettista, certificato dagli atti posti in essere".

E ancora, "se si ritenga opportuno adottare una regolamentazione interna per l'affidamento degli incarichi, conforme ai principi di trasparenza, concorrenza, economicità ed efficienza, a cui deve ispirarsi l’azione della Pubblica Amministrazione"; e se l’amministrazione "non ritenga di dover informare l’Ordine degli Architetti di quanto avvenuto, dal momento che quanto emerso potrebbe essere in contrasto con le norme deontologiche che regolano l’attività professionale in questione". Infine "se non ritenga, qualora quanto indicato in premessa sia stato messo in atto all’insaputa della amministrazione comunale, di dover assumere iniziative per l’inaccettabile procedura adottata per superare vincoli posti da un organo dello Stato che opera nel superiore interesse della tutela del patrimonio storico e artistico della Repubblica, secondo quanto previsto dall’articolo 9 della Costituzione".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Progetto "Giardino dei musei": Bertaccini, Gentilini e Peruzzini interrogano il sindaco

ForlìToday è in caricamento