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Rifondazione contro il sindaco: "Fondi pubblici per propaganda in tv"

""Trentamila euro, di soldi pubblici, tanto costa la messa in onda di "Casa Comune", trasmissione di vera e propria propaganda del Sindaco Balzani", lo dice Candido,Partito della Rifondazione Comunista

Trentamila euro, di soldi pubblici, tanto costa la messa in onda di “Casa Comune”, trasmissione di vera e propria propaganda del Sindaco Balzani. È cronaca di questi giorni il pagamento delle trasmissioni e delle comparsate; che sia legale o meno lo stabiliranno gli organi competenti, certo è che questo sistema è quanto meno inopportuno. Pagare per presenziare in tv alimenta un sistema che esclude molte voci dal dibattito pubblico, compresa la nostra”: Nicola Candido, del Partito della Rifondazione Comunista, si scaglia contro il sindaco di Forlì.

La questione è collegata con la trasmissione che il sindaco tiene su VideoRegione, non nuova in verità a polemiche. Così Candido: “È chiaro che se gli spazi televisivi sono a pagamento, forze politiche, ma anche gruppi di cittadini e singole voci, che dispongono di scarsi mezzi, hanno ben poche possibilità di essere visibili. Noi siamo fra quelli che possiedono poche risorse, frutto dell’impegno di tanti compagni e compagne alle feste di autofinanziamento e della generosità di iscritti e militanti, e quindi abbiamo scelto di fare politica in modo diretto, senza utilizzare la propaganda unilaterale e preconfezionata, e ogni giorno abbiamo con i cittadini momenti di discussione autentica e senza mediazioni.”

E ancora: “Questa modalità sembrerà al Sindaco cosa da vecchia politica e poco efficace, ma è sicuramente molto più faticosa della comparsata senza contraddittorio, e costa solo il consumo delle scarpe. Il sindaco Balzani, anche se soffre di solitudine, dovrebbe spendere i fondi del Comune per i cittadini e non per fare della propaganda. Con i tagli alla cultura e a tante altre attività fondamentali per la città ci sembrerebbe veramente sconveniente e grave, a prescindere da eventuali reati, spendere dei denari pubblici per fare una trasmissione televisiva”.

“Ci auguriamo perciò che il Sindaco possa smentire quanto riportato sulla stampa in questi giorni. Se poi la solitudine in cui si è autorecluso lo dovesse ancora attanagliare, non sarebbe una cattiva idea avere un confronto diretto, sulle decisioni da prendere e non su quelle già prese, con i cittadini e con i partiti. L’informazione, per noi, dovrebbe essere libera e non a pagamento, perché è giusto che tutti gli orientamenti culturali e politici presenti nella società possano avere la possibilità di esprimersi, senza domande preconfezionate, in un confronto serrato e sul merito delle questioni”.

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