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Quartieri, L'Altra Forlì: "Continua la farsa del decentramento"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"Seguiamo con interesse le ultime fasi del dibattito sulle elezioni dei comitati di quartiere anche sulla stampa e rimaniamo colpiti dalle risposte dell’assessore Sara Samorì che, mistificando gli eventi, accusa alcuni consiglieri di essere degli opportunisti in cerca di visibilità. Vogliamo sorvolare sull’arrogante modalità di liquidare l’opposizione che, in questo caso, è trasversale nel Consiglio Comunale.
Vogliamo fare chiarezza, esprimendoci ancora una volta sulla sostanza della vicenda. L’assessore continua a ribadire di aver investito sulla partecipazione attraverso il processo costituente del nuovo regolamento, citando le assemblee svolte in questo mese come luogo di confronto, omettendo di dire che la questione si è trascinata per 18 mesi senza che vi siano stati momenti di reale coinvolgimento dei cittadini. Sono stati convocati unicamente gli ex coordinatori dei quartieri, non legittimati da un mandato dei loro concittadini. Detto ciò, alcune domande giungono spontanee.

Perché nelle riunioni di zona ci si è appellati all’inderogabilità del regolamento di fronte ai dissensi e alle perplessità esposte dai presenti? Perché si ritiene che possano essere sufficienti poco più di due settimane per raccogliere le candidature (sebbene il regolamento preveda trenta giorni), non consentendo materialmente ai cittadini di autoconvocarsi in assemblea per decidere autonomamente i propri candidati? Perché alcuni quartieri sono stati accorpati forzatamente? Sono stati ascoltati i cittadini di quei quartieri? Perché si parla di confronto, quando le questioni sviluppate all’interno delle assemblee di novembre sono state prettamente tecniche e pratiche e hanno riguardato prevalentemente le modalità elettorali?  Perché gli ex coordinatori si sono trovati spaesati e confusi di fronte a questi sviluppi, se davvero sono stati coinvolti, come detto più volte dall’assessore? 

La richiesta avanzata dai consiglieri (trasversale ai partiti in Consiglio Comunale e rafforzata dall’esposto depositato in Prefettura) di rinviare l’elezione a Gennaio o Febbraio 2016 e dopo regolari assemblee nei quartieri, rispettando l'identità territoriale, non è altro che lo specchio della cittadinanza attiva, la diretta conseguenza alla modalità adottata nella errata gestione del processo partecipativo. D’altronde noi abbiamo da sempre richiesto un’effettiva gestione dal basso della formazione dei comitati di quartiere e l'amministrazione non avrebbe mai dovuto appropriarsene in questa maniera. Non è tardi: si ascolti l’opinione di chi è principalmente coinvolto. Riavviciniamo la democrazia ai legittimi partecipanti, ossia i cittadini".

Euro Camporesi (delegato de “L’Altra Emilia-Romagna”)
Chiara Mancini (delegata de “L’Altra Emilia–Romagna”) 

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