rotate-mobile
Politica

Aeroporto, gli ex consiglieri: "Un altro flop non ce lo possiamo permettere"

Enac, dopo la fallimentare esperienza di Robert Halcombe, ha preannunciato per settembre l’emanazione di un nuovo bando di gestione dello scalo di Forlì

"Occorre un progetto" per il rilancio dell'aeroporto "Ridolfi" di Forlì. L'appello è a firma dell'associazione degli ex Consiglieri comunali della città mercuriale. Enac, dopo la fallimentare esperienza di Robert Halcombe, ha preannunciato per settembre l’emanazione di un nuovo bando di gestione dello scalo di Forlì. "Un ulteriore flop non ce lo possiamo permettere, e per evitare questo è indispensabile e centrale predisporre, prima del bando, un progetto sostenibile e credibile - affermano gli ex consiglieri comunali -. E’ giunto il momento di fare chiarezza e di riconoscere l’indispensabilità di un progetto complessivo reale e sostenibile, basato su una visione strategica che tenga conto dei tanti aspetti che devono caratterizzare il rilancio dell’aeroporto, oggi assente. La domanda è pertanto: quale progetto, costruito come e da chi? Senza un progetto si rischia un altro fallimento, senza un piano restano forti incertezze e dunque perché imprese private e pubbliche istituzioni dovrebbero dimostrare disponibilità ad investire?".

Questo è il punto centrale  - viene rimarcato -. Serve un progetto industriale che nasca dalla puntuale riflessione sulla storia del nostro aeroporto, sulle opportunità che il territorio può offrire, sullo sviluppo e sul cambiamento del sistema del trasporto aereo, sul patrimonio costruito negli anni attorno al Polo Tecnologico Aeronautico, avvalendosi a tal fine delle migliori esperienze che nel tempo hanno caratterizzato la realtà di alcuni aeroporti italiani(ad sempio Orio al Serio e i sistemi integrati di Puglia /Campania e Toscana). Il rilancio della sola attività di volo incentrata sul miglioramento dell'aereostazione non è da solo sufficiente: senza la compresenza di scelte di attrattività territoriale, a partire dalla definizione delle attività da insediare nelle aree prossime al sedime aeroportuale, l'obiettivo di rilancio non può essere raggiunto tanto più persistendo serie difficoltà a ragionare in termini di sistema fra le infrastrutture aeroportuali esistenti (Bologna e Rimini)".

"Per questo - ribadiscono gli ex consiglieri comunali - occorre un approccio progettuale largo e plurimo sul quale costruire alleanze in nome del comune interesse e della necessità di incentivare lo sviluppo dell'intero territorio romagnolo. I migliori studi internazionali offrono elementi utili. Tutti concordano sulla necessità che siano seriamente considerate: le opportunità interne dell'aeroporto (impatti diretti, indiretti, indotti, operatori coinvolti pubblici e privati, occupazione prodotta, valore della produzione), ma anche esterne (individuazione del bacino di traffico sul territorio limitrofo all'aeroporto(raggio di ca.50 km o meno di un'ora di tragitto, caratteristiche e bisogni dei passeggeri- tipo; spesa da sostenere per raggiungere l'aeroporto e per l'acquisto di beni e servizi nell'aeroporto o nelle sue vicinanze e altro). A questi criteri si è ad esempio ispirato il piano di sviluppo di Orio al Serio che oggi conta oltre 5 milioni di passeggeri, pur essendo a circa 60 chilometri da Linate che nel 2005 era saturo come lo è oggi Bologna .Bologna infatti supererà presto i 10 milioni di passeggeri con una sola pista: perché non riflettere sui benefici derivanti da un sistema integrato con Forlì? Forlì è il baricentro della Romagna che origina un flusso passeggeri di oltre un milione l’anno e ha un aeroporto ben attrezzato e subito disponibile? Di più Forlì ha un valore aggiunto rappresentato dal Polo Tecnologico Aeronautico che se ricondotto a sistema potrebbe offrire, oltre alla formazione, trasferimento tecnologico utile all'avvio di imprese ad alto contenuto di innovazione".

Per l'associazione è necessario un progetto che "veda una forte regia da parte dell’Istituzione Pubblica capace di coordinare tutte le azioni e gli interventi derivanti dal ruolo dei soggetti pubblici e privati; crei un contesto di servizi attorno all'aeroporto(a tal fine è utile riprendere i contenuti degli accordi di programma nel tempo sottoscritti per il Polo Tecnologico Aeronautico) volto altresì a valorizzare le eccellenze del nostro territorio( turismo culturale, wellness e agricoltura, avendo quest’ultima in Cesena la piattaforma logistica del fresco inserita nel Piano Nazionale della Logistica). riapra un confronto serio con gli aeroporti vicini(Bologna e Rimini) con una forte decisione politica delle istituzioni volta a individuare le opportunità e convenienze delle quali ciascuna realtà potrebbe avvalersi se accettasse una logica di integrazione e valorizzazione, evitando inutili e dannose sovrapposizioni e insensate concorrenze".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aeroporto, gli ex consiglieri: "Un altro flop non ce lo possiamo permettere"

ForlìToday è in caricamento