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Sicurezza, il M5S attacca il Pd: "Boccia la petizione, ma approva un ordine del giorno 'fotocopia'"

Per i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Forlì, Daniele Vergini e Simone Benini, il "Pd è visibilmente in difficoltà"

"Il Pd ha preso in giro i 2000 cittadini che hanno firmato la petizione bocciandola in consiglio comunale e proponendo un loro ordine del giorno "fotocopia"". Per i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Forlì, Daniele Vergini e Simone Benini, il "Pd è visibilmente in difficoltà, e non riesce a far altro che copiare le idee altrui, ma nel farlo dimostra solo di non avere più alcuna credibilità visto che in 2 anni e mezzo sulla sicurezza non hanno fatto nulla a parte annunci".. 

“Abbiamo presentato un vero e proprio piano-programma in dieci punti, concretamente attuabili dall’amministrazione comunale, già depositato in Municipio e recentemente illustrato anche al prefetto di Forlì Fulvio Rocco De Marinis - aggiungono gli esponenti pentastellati -. Il Pd ci ha chiesto di ritirare la petizione per rielaborare un testo assieme a loro, una proposta che abbiamo ritenuto irricevibile e provocatoria. Siamo orgogliosi di aver portato la voce di 2000 forlivesi e sollevato un’esigenza di una parte consistente di cittadini che ha manifestato un malessere, è stato giusto chiedere il voto su questo testo senza alterazioni e inutili “giochi di palazzo”, il Pd, come abbiamo più volte detto, poteva semplicemente emendarlo togliendo le parti che non riteneva utili ma ha deciso invece di bocciarlo in toto, di questo se ne assumerà la responsabilità di fronte ai cittadini".

“Segnaliamo inoltre ai cittadini l’operazione scorretta messa in atto parallelamente dal partito di maggioranza, presentando un OdG “fotocopia” che riprende la maggioranza dei punti della petizione, nel becero tentativo di “mettere la bandierina” sul tema e prendersi il merito - chiosano Vergini e Benini -. Noi come M5S abbiamo coerentemente votato a favore anche anche di questo OdG del PD però lasciamo ai cittadini le dovute considerazioni”, aggiungono i pentastellati, che segnalano,  inoltre, anche: “l’ingiustificabile assenza del sindaco Drei durante la discussione ed il silenzio totale dell’assessore con delega alla sicurezza Marco Ravaioli. Questa è la considerazione che ha questa amministrazione dei cittadini forlivesi, questa è la vera attenzione dedicata dalla giunta al problema della sicurezza".

"Per la cronaca, il pacchetto sicurezza proposto dalla petizione conteneva misure concrete come la videosorveglianza mirata, l’installazione di punti illuminazione intelligente, le ordinanze comunali speciali riguardanti sicurezza e lotta al degrado, il potenziamento di uomini e mezzi delle forze dell’ordine, un maggiore controllo del territorio da parte della polizia municipale, l’impiego della vigilanza privata (che non dovrà sovrapporsi alle forze dell’ordine pubbliche ma integrare i servizi di controllo diurno e notturno nelle aree a rischio e degradate), esperienze di “sorveglianza di vicinato”, la stipula a carico del Comune e per conto di tutte le famiglie forlivesi di un’assicurazione contro i furti in abitazione (come è stato fatto in diversi comuni del triveneto, ed in parte anche a Bologna, città governata dal Pd), e, da ultimo, la richiesta in ambito parlamentare di leggi che garantiscano la certezza della pena ed inaspriscano quella specifica a reati così odiosi e gravi come i furti in appartamento", concludono.

L'UGL - Per Filippo Lo Giudice, segretario regionale Emilia-Romagna dell'Ugl Sicurezza civile, "la giunta comunale, il sindaco Drei, e il partito di maggioranza che lo sostiene, il Pd, hanno commesso un macroscopico, bocciando una proposta che comunque forniva delle soluzioni concrete a contrastare il fenomeno dei furti in abitazione ed arginare l'aumento del degrado urbano che innesca malcostume e insicurezza nella cittadinanza".

"L' ordine del giorno presentato dal Pd che prevede il coordinamento dei vigili urbani con le forze dell’ordine; un miglioramento degli organici della Polizia Municipale dell’Unione; maggiori investimenti in materia di sicurezza e videosorveglianza ed il coinvolgimento dei quartieri non è sufficiente a risolvere il problema che vede Forlì maglia nera in tutta Italia per i furti in abitazione. Il sindaco e la sua giunta si sono dimostrati insensibili alla proposta che anche l'Ugl Sicurezza civile aveva a suo tempo avanzato al Comune di Forlì, ovvero mettere in campo ogni mezzo - compresa la vigilanza privata - per arginare l'assalto della criminalità", aggiunge Lo Giudice.

"Il Pd ha dimostrato di non voler ascoltare la voce di 2000 forlivesi, di non aver fornito risposte a esigenze legittime, e non ci spieghiamo l'atteggiamento di liste civiche che a parole si dicono favorevoli a combattere il crimine e poi nei fatti, e nel voto e nelle dichiarazioni d'aula, dimostrano esattamente il contrario. Così come riteniamo ridicole le affermazioni di alcuni consiglieri comunali del Pd che minimizzano il problema dei furti nelle abitazioni. Vico Zanetti, ad esempio, dicendo che "Forlì non è Caracas", dimostra di non essersi mai confrontato con i forlivesi, i cittadini, le tante famiglie e i tantissimi negozianti o titolari di impresa che si sono visti svaligiare casa o il magazzino più volte nell'arco dello stesso anno, degli stessi mesi, come bene riportano le cronache dei giornali ogni giorno".

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