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Porta a porta, il Popolo della Famiglia: "È una sfida che invece va raccolta"

Per il Popolo della Famiglia, "i cittadini non sono stati aiutati alla comprensione del valore di una differenziazione effettiva di tutti i rifiuti prodotti"

"È mancata la volontà di trasformare il rifiuto in risorsa a costo zero per la comunità nell'ottica di una vera economia circolare". Sulla raccolta differenziata di Alea Ambiente interviene così il Popolo della Famiglia. "Con l'avvio della nuova raccolta si è sprecata una grande occasione di coinvolgimento della cittadinanza (peraltro già ben disposta verso la raccolta differenziata con il precedente sistema), e nella fretta di far partire la riforma non si è creata una consapevolezza condivisa né si è aspettato di avere un riscontro positivo da parte dei cittadini - evidenziano -. Gli incontri dedicati all'argomento da parte dell'amministrazione comunale  si sono rivelati insufficienti e inadeguati, e le informazioni non hanno raggiunto tutta la popolazione. Pertanto non si è affrontato il tema rifiuti secondo un progetto di coesione sociale".

"Mancando questi step fondamentali, e adottando contestualmente Alea metodi coercitivi, è passato il messaggio negativo del rifiuto visto come problema e non come risorsa - viene aggiunto -.  I cittadini hanno recepito piuttosto una minaccia sanzionatoria fonte di timore e di disagio; solo così si spiegano sia i numerosi casi di inciviltà urbana verificatisi con l'abbandono indiscriminato della spazzatura sia l'ultimo gesto compiuto  proprio da chi doveva garantire il funzionamento del sistema.  Eppure analizzando il Rapporto Rifiuti Urbani elaborato un anno fa dal Centro Nazionale dei Rifiuti e dell’Economia Circolare, dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), si evince che a Forlì abbiamo una raccolta differenziata pari a 400 chili circa pro capite su 700 chili pro capite annui di rifiuti. Con un calcolo approssimativo rispetto al prezzo medio di mercato dei prodotti destinati al riciclo, si può ipotizzare che se si riuscisse a recuperarli tutti si arriverebbe ad avere un valore del bene raccolto di circa 100 euro annui, che moltiplicati per 117000 abitanti corrispondono a 11.7 milioni di euro; si tratta di cifre importanti, e con una gestione consapevole non manipolata da interessi potrebbe esserci un ritorno alla comunità".

"È mancata la volontà di trasformare il rifiuto in risorsa a costo zero per la comunità nell'ottica di una vera economia circolare, per questo i cittadini non sono stati aiutati alla comprensione del valore di una differenziazione effettiva di tutti i rifiuti prodotti - concludono dal Popolo della Famiglia -. È una sfida che invece va raccolta e che può aiutare Forlì a invertire la rotta. Intanto, dopo l'increscioso incidente di percorso di Alea, riteniamo quanto mai necessaria la vigilanza di un organismo indipendente di controllo che monitori tutti i passaggi della raccolta differenziata. Lo si deve a tutti quei cittadini che con senso civico e non senza fatica si stanno impegnando nella gestione dei rifiuti".

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