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Raccolta differenziata, la ricetta di Rifondazione: "Ecco come diminuire la produzione dei rifiuti"

Il segretario di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, Chiara Mancini, propone " delle azioni, semplici, ma concrete in grado di facilitare la vita ai cittadini"

In vista del debutto del nuovo sistema di raccolta differenziata ad opera di "Alea Ambiente", il segretario di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, Chiara Mancini, propone " delle azioni, semplici, ma concrete in grado di facilitare la vita ai cittadini". "In queste ultime settimane numerosi sono stati gli interventi sul tema dei rifiuti e sulla raccolta “porta a porta” che Alea propone - premette Mancini -. Fermo restando l’importanza strategica della ripubblicizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti, sottratto alla trappola del profitto delle imprese coinvolte, molto si può fare sulla gestione e sulla produzione dei rifiuti. Molti cittadini giustamente pongono l’attenzione sui costi e sui metodi per la raccolta. La logica di scaricare tutto l’onere a valle (ovvero sugli utenti) e non a monte (su chi produce il rifiuto) rischia di allontanare i cittadini dall’importanza di differenziare e sul ciclo virtuoso dei rifiuti".

Le proposte

Diverse le proposte indicate da Mancini. Come primo punto, viene indicato, è "importante implementare fin da subito delle convenzioni mirate con i maggiori “produttori” di rifiuti, ossia supermercati, negozi alimentari, mercati per incentivare (e se è il caso, obbligare) all’utilizzo di contenitori riutilizzabili, diminuendo il più possibile “l’usa e getta” e il volume degli imballaggi (a volte indecente). Alcune attività commerciali già fanno ampio uso di questo metodo e tecnicamente è facilmente gestibile.  Secondo, sarebbe opportuno organizzare, quartiere per quartiere, delle “giornate del riuso”: dei momenti, anche conviviali, in cui i cittadini abbiano la possibilità di scambiarsi e riutilizzare oggetti e merci che finirebbero per diventare spazzatura. Terzo, gli enti pubblici, a partire dai Comuni, dovrebbero dare il buon esempio ed essere ecologicamente virtuosi".

"Le possibilità non mancano - prosegue Mancini -: implementare in tutti gli edifici pubblici il riuso e l’utilizzo di bicchieri di carta, anziché di plastica". Tra le proposte anche quelle di "utilizzare negli asili nido pannolini lavabili (il Comune di Forlì ha già fatto una sperimentazione nel 2015) e incentivare (con una riduzione della retta) i genitori a fare lo stesso a casa"; ma anche "utilizzare in tutte le scuole stoviglie tradizionali o di plastica lavabile e riutilizzabile anziché usa e getta. In questo modo, oltre a fare la sua parte nella diminuzione dei rifiuti, gli enti pubblici darebbero il buon esempio e indicherebbero ai cittadini delle pratiche concrete per la diminuzione dei rifiuti.  Al di là degli esempi e delle pratiche che si potrebbero mettere in atto (che potrebbero essere molte altre), la logica sottostante alla nostra proposta è quella di diminuire la produzione di rifiuti a monte, anziché scaricare l’onere della differenziazione e i costi a valle, ovvero sui cittadini e su Alea".  

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