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Ragni (FI) attacca Drei: “Programma quinquennale inconsistente. La città resterà ferma al palo"

Martedì, in consiglio, si discuterà il programma quinquennale 2014-2019 dell'amministrazione comunale. Fabrizio Ragni (Forza Italia) attacca il sindaco Drei

“Quindici pagine di belle parole, ma poca concretezza. La stessa che è mancata nei primi cento giorni da sindaco di Davide Drei, di cui la città aspetta ancora di riscontrare una traccia, visto che finora il primo cittadino non ha fatto nulla”. Ad affermarlo è Fabrizio Ragni, responsabile provinciale e capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia. Martedì, in consiglio, si discuterà il programma quinquennale 2014-2019 dell’amministrazione comunale.

“Un programma di chiara ispirazione balzaniana – spiega Ragni – e che a tutti gli effetti risulta in continuità con quello della precedente giunta. Considerati i risultati ottenuti nell’ultimo quinquennio, c’è molto di cui preoccuparsi. Si parla di rilancio dell’economia, difesa del lavoro, “attacco alla degenerazione della burocrazia”. Bei propositi, fondati su argomenti triti e ritriti. A partire dallo sviluppo di Forlì nei limiti della città compatta, quella in cui concentrare i principali interventi residenziali: ne aveva parlato già Balzani, i risultati sono sotto gli occhi di tutti".

"Le condizioni del nostro centro storico sono l’emblema del fallimento - tuona l'esponente azzurro -. A tal proposito,quando si insiste a tutti i costi sulla mobilità sostenibile, per quanto sia quest’ultima un’azione nobile, occorre valutare l’altra faccia della medaglia: il “futuro meno legato all’automobile” richiamato nel programma è di difficile realizzazione e, per quanto riguarda il centro, in questo momento c’è bisogno di attirare persone senza porre troppi paletti in tema di accessibilità; l’inquinamento è solo una scusa, ne avremo meno in centro e di più altrove. Si ascoltino gli operatori e i commercianti, la nostra prima risorsa. La divisione dei quartieri per vocazioni appare molto fine a se stessa".

Capitolo ambiente: per Ragni "altrettanto nobile è il proposito di voler ridurre la quantità di rifiuti destinata all’incenerimento, ma il progetto di creare una società in house è in bilico se si considera che il numero delle società partecipate da qui in avanti dovrà calare, non crescere. E poi, quali saranno le ripercussioni in bolletta per i cittadini? Sulla sanità abbiamo già avuto modo di constatare, in occasione delle nomine dei coordinatori, la debolezza politico-istituzionale del nostro territorio (o meglio, del nostro Pd), su sicurezza e legalità servono azioni forti e decise. Liquidato con una frase (“esistono opere e spazio da rilanciare”) il problema delle numerose aree vuote della nostra città, come il Foro Boario o l’ex Eridania, trascurate le infrastrutture. Che serva completare la tangenziale, è ovvio. Ma il Comune come intende muoversi? Insomma, siamo di fronte a un altro libro dei sogni pieno di belle parole. Alla nostra città serve altro. Il rischio che Forlì resti nell’isolamento in cui si trova adesso è tangibile”.

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