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Ragni (Forza Italia): "Aumentare gli alloggi in città per i militari del 66esimo "Trieste""

A favore dei militari in servizio permanente del 66esimo Reggimento fanteria aeromobile "Trieste" Ragni ha in questi giorni presentato anche un emendamento al bilancio di previsione 2019

Il capogruppo in Consiglio comunale di Forza Italia, Fabrizio Ragni, annuncia la presentazione di un question time per chiedere "all’amministrazione comunale di Forlì di attivarsi alla Regione e al Ministero, sull’esempio di quanto avviene in realtà città parimenti proporzionate come Caserta e Cosenza, per non parlare delle cittadine friulane che ospitano caserme, per assegnare fondi ad interessi calmierati per l’acquisto di immobili per il personale che iscrive la residenza e attivare un piano straordinario di edilizia con canoni agevolati per i militari di carriera di stanza alla Caserma De Gennaro".

"La proposta - spiega Ragni - vuole colmare una grave lacuna abitativa che grava sui  nostri concittadini in divisa che a Forlì lavorano, consumano e pagano le tasse, contribuendo alla ricchezza della nostra economia. Una proposta che vuole anche porre rimedio alle storture in materia di alloggi che hanno colpito la categoria negli ultimi 20 anni". A favore dei militari in servizio permanente del 66esimo Reggimento fanteria aeromobile "Trieste" Ragni ha in questi giorni presentato anche un emendamento al bilancio di previsione 2019 che chiedeva di porre a carico del Comune il costo della sistemazione e dell’asfaltatura dell’attuale parcheggio della caserma di via Roma.

"E adesso chiediamo che la giunta metta mano una volta e per tutte alla questione abitativa che interessa alcune centinaia di persone in uniforme - continua Ragni -. Parliamo di militari che per lo più provengono da regioni lontane dalla Romagna in assenza di ogni supporto derivante dalla vicinanza dei familiari. Il problema più grande nasce negli anni Duemila, quando il comando del 66esimo Reggimento ha assunto l’incombenza di trasferire l’immobile dove era ubicato il Distretto Militare fra le disponibilità del Comune. A fronte della cessione si è sottoscritto un protocollo di intesa che ha stabilito l’obbligo da parte del Comune di rendere disponibili una quota minima degli alloggi demaniali di Piazza Gialli del Calvario (già sede in toto di alloggi militari) al personale in uniforme".

"Negli anni - ricorda ancora Ragni - il Comune ha imposto il parametro Isee per stabilire il canone da applicare agli assegnatari in base al reddito più basso, generando una disparità oggettiva fra nullatenenti e soldati che pur basso, percepivano comunque uno stipendio. S’è creata oggettivamente la necessità di mettere a disposizione dei soldati nuovi alloggi in aree concordate ma  di questa  incombenza le amministrazioni comunali di sinistra via via succedutesi non si sono mai volute fare carico. E’ ora dunque di porre rimedio".

L’esponente azzurro evidenzia che "il Comune, a fronte di questa richiesta levatasi da una porzione importante della realtà forlivese, non ha mai investito alcuna risorsa, fruendo in compenso dell’incremento economico derivante dall’accresciuto gettito delle imposte pagate dal personale in uniforme, oltre che dall’aumento del volume finanziario proveniente dagli stipendi degli stessi che vivono e consumano in città, per non parlare dell’indotto economico proveniente dai servizi che supportano il personale della Caserma. A fronte di questo aumentato flusso di danaro, incrementato, anche in relazione all’impiego del personale nelle missioni all’estero, non ha mai corrisposto un aumento dei servizi offerti dalle amministrazioni comunali alla comunità in uniforme, peraltro “cittadini onorari” della nostra città".

"La disponibilità alloggiativa del demanio è purtroppo restata la medesima praticamente dagli anni Ottanta. Gli alloggi disponibili sono ubicati in via Beltramelli (6 unità), Via Pigafetta (9 unità) e viale Roma c/o Poligono TSN (4 unità). A queste si aggiunge la disponibilità degli alloggi di Piazza Gialli del Calvario - continua Ragni -. Ma a  fronte delle diverse centinaia di famiglie che sono legate alla Caserma De Gennaro l’esigenza abitativa non è mai stata soddisfatta pienamente. Mentre aumenta la richiesta di alloggio del personale neo assegnato o che contrae matrimonio che deve in tempi stretti deve mettersi alle prese con l’accesso alle scuole per l’infanzia. Sommando il costo degli affitti a canoni di mercato a cui hanno dovuto fare ricorso  e le rette degli asili nido ad oggi i militari di stanza a Forlì devono sopportare oneri altissimi a fronte di un trattamento di maggiore sensibilità e migliori agevolazioni per il personale in uniforme di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza in decine di altre realtà del nostro Paese".

Il capogruppo torna nuovamente a chiedere al Comune di svelare le carte sulla destinazione d’uso dell’ex Distretto Militare: "La giunta s’ è attivata col Demanio per trasferirvi l’Archivio di Stato, ma il complesso edilizio, che oggi versa in stato di abbandono e degrado, è talmente grande che nell’area che lo ospita si potrebbe avviare un vero e proprio progetto di riqualificazione, che possa prevedere anche alloggi a canoni agevolati, nobilitando una porzione importante del centro storico della città".

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