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Ramadan e rumori alla moschea di via Fabbretti, "Accordo non rispettato. Se necessario faremo le multe"

L'assessore alle Politiche d'integrazione sociale, Raoul Mosconi, risponde al questione time del capogruppo in Consiglio comunale di Forza Italia, Fabrizio Ragni

"Se non saranno rispettate le regole verranno applicate le sanzioni e faremo le multe". L'assessore alle Politiche d'integrazione sociale, Raoul Mosconi, risponde al questione time del capogruppo in Consiglio comunale di Forza Italia, Fabrizio Ragni, che ha evidenziato come "il grande afflusso di immigrati che frequentano il Centro di cultura islamica di via Fabbretti e che si ritrovano a pregare nel mese del Ramadan, arreca disturbo, genera assembramenti, intralcio al traffico e rumori molesti fino a notte fonda che disturba la quiete dei residenti".

Spiega Mosconi: "E' stato attivato un percorso di dialogo e azione sociale e abbiamo condiviso con gli abitanti di via Fabbretti e gli islamici dell'associazione Afaf (associazione di fratellanza e amicizia forlivese) un accordo per la gestione condivisa del Ramadan. Sono al vaglio tutti i possibili canali di verifica, monitoraggio e confronto per scongiurare e superare i disagi. L'associazione Afaf non sta rispettando l'accordo che aveva condiviso. Per questo motivo faccio un appello alla comunità islamica forlivese affinchè si assuma le proprie responsabilità di promuovere un clima di rispetto reciproco nel comune interesse a superare le difficoltà date le differenze culturali, che si amplificano nel periodo del Ramadan. Abbiamo a cuore le esigenze e i diritti dei cittadini di Forlì. Siamo per il dialogo e il rispetto di tutti e ciascuno verso l'altro. Nel frattempo continueremo a svolgere i controlli e se necessario verranno applicate le sanzioni e faremo le multe".

"Temo che l'appello cadrà nel vuoto, come sono caduti nel vuoto i precedenti - è la replica di Ragni -. E' un problema annoso, e tutti gli anni, nonostante gli appelli, la Polizia Municipale, e le lamentele dei cittadini, le cose non sono cambiate. I rumori continuano fino le 4 al mattino, che rendono impossibili il riposo dei residenti. Non è un problema di cultura islamica, ma di buona educazione e rispetto delle regole. Che siano islamici o meno non c'entra. L'amministrazione deve dire se è in grado o meno di risolvere il problema. La volontà politica c'è, ma mi chiedo se è stata individuata la possibilità tecnica. Io credo che ci sia, altrimenti siamo nel “far west”. Mi aspetto che il problema venga risolto”.

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