rotate-mobile
Politica

Referendum, il centro-destra: "Noi uniti e pronti a governare Forlì con primarie di coalizione"

Il voto di domenica attesta "una crisi del Pd" e "nessuno abbia la tentazione di andare a fare da stampella in consiglio a Forlì"

Il voto di domenica attesta “una crisi del Pd” e “nessuno abbia la tentazione di andare a fare da stampella in consiglio a Forlì” , mentre il centro-destra forlivese si dice pronto a concretizzare fin da subito un'alternativa di governo per la città. Gli esponenti di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia hanno convocato una conferenza stampa unitaria per analizzare gli effetti del post-voto in città. 

“Il centro-destra locale è unito. In Consiglio comunale abbiamo fatto battaglie comuni, granitiche nei confronti della giunta Drei”, spiega Davide Minutillo, consigliere di Fratelli d'Italia, candidando il centro-destra come possibile alternativa per la guida del municipio e individuando il candidato anche attraverso primarie di coalizione. Per il centro-destra la vittoria del “sì” a Forlì non sarebbe così netta: “Un tempo sarebbe stata una percentuale bulgara, il sì ha vinto per quelli che ancora si aggrappano al salvagente delle politiche clientelari”, sempre Minutillo. 

Lauro Biondi, consigliere di Forza Italia, da parte sua attacca il Movimento 5 Stelle che “isolato in Consiglio, si prende la responsabilità di lasciare tutto com'è nei confronti dei forlivesi che vorrebbero un'alternativa”. Ed ancora: “Agli elettori dei 5 Stelle diciamo che siamo affidabili per governare la città, sia sul profilo della democrazia, sia su quello dei contenuti”. Intanto, in casa di Forza Italia, a livello nazionale, si esulta per il ritorno in campo di Silvio Berlusconi, che avrebbe fatto pendere la vittoria a favore del “no” e di cui si auspica un più diretto attivismo politico. A riguardo commenta Biondi: “Se Berlusconi non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. In questa fase, però, deve leggere i nuovi fenomeni della politica italiana e interpretare il modo migliore per far procedere i suoi progetti politici”.

Tira le somme il segretario della Lega Nord Jacopo Morrone: “Noi vogliamo essere l'alternativa di fronte al malgoverno della città. La deblacle sul territorio è evidente, incominciando dal fatto che ogni giorno c'è uno sport diverso che protesta in Consiglio Comunale. Con questo voto favorevole al “sì” a Forlì non ci vengano a dire che va tutto bene, perché non è così. C'è un elettorato del Pd che si è espresso per il no e che voterebbe un candidato sindaco credibile, alternativo a quello del Pd, e noi siamo pronti a discutere di questo candidato. Intanto ci auguriamo che nessuno dell'opposizione venga l'idea di fare da stampella di quest'amministrazione, nel momento in cui il Pd è diviso al suo interno e il segretario territoriale Valentina Ancarani e il sindaco sono a loro volta divisi”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Referendum, il centro-destra: "Noi uniti e pronti a governare Forlì con primarie di coalizione"

ForlìToday è in caricamento