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Referendum costituzionale, l'Ugl in piazza con un banchetto informativo per il "no"

La mobilitazione nazionale #10milakmperilNo del Comitato “Lavoratori per il No” ha preso il via ufficialmente da Avellino e percorrerà oltre 26 tappe in tutta Italia

Lavoratori e dirigenti dell'Ugl di Forlì-Cesena e Rimini saranno in Piazza Saffi dalle ore 10 alle 18 con un tavolo informativo sotto il loggiato del Municipio di Forlì (ingresso androne comunale) per dire un forte “no” alla riforma costituzionale che sarà sottoposta al giudizio delle urne il 4 dicembre prossimo con il voto referendario. La mobilitazione nazionale #10milakmperilNo del Comitato “Lavoratori per il No” ha preso il via ufficialmente da Avellino e percorrerà oltre 26 tappe in tutta Italia.

“In Romagna l'appuntamento è a Forlì con un apposito 'banchetto' informativo - spiega Emanuela Del Piccolo segretario di Ugl di Forlì-Cesena e Rimini -. Saremo in piazza per illustrare ai lavoratori e a tutti i cittadini il nostro 'no' al  referendum del 4 dicembre e dare voce alle istanze ed alle preoccupazioni giunte dai lavoratori di tutto il territorio nazionale, sempre più vessati dalle recenti riforme del governo Renzi. E spiegheremo quali saranno gli effetti che questa riforma potrebbe avere, se dovesse prevalere il 'sì' , nel mondo del lavoro e nella tenuta stessa dei diritti essenziali del lavoratori”

"Il Comitato “Lavoratori per il No” ed il sindacato Ugl non vogliono una Costituzione che “tuteli il governo ma semmai i diritti di tutti gli italiani”, esprimono dissenso verso una riforma che con l’abolizione del Cnel" - continua Del Piccolo -. Colpirà il luogo deputato al confronto obbligato con le parti sociali in materia di economia e  lavoro, depotenziando gli strumenti di democrazia diretta, superando la rappresentanza e l’autonomia delle associazioni e dei territori, nascondendo l’inganno proposto dal governo Renzi,  dietro una finta riduzione dei costi della politica".

"Riteniamo fondamentale che, prima di cambiare 47 articoli della Costituzione, sia necessario applicare tutti quelli esistenti, senza scegliere ciò che possa essere più conveniente ad un Governo che non cura gli interessi né dei lavoratori, né dei cittadini, a partire dal diritto al lavoro, alla salute, alla retribuzione equa e dignitosa, alla stipula ed ai rinnovi dei Contratti Collettivi Nazionale di Lavoro. Per tutti questi motivi scendiamo in piazza ed invitiamo i cittadini a far sentire la loro voce", conclude.

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