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Referendum costituzionale, anche a Castrocaro il "Comitato per il No"

"Si tratta - viene spiegato - di una proposta di riforma studiata a tavolino che evidenzia l’incapacità e l’impreparazione di questo Governo nel rispondere alle vere esigenze del Paese"

Ufficializzata sabato mattina a Castrocaro la costituzione del “Comitato per il No” al referendum sulla riforma costituzionale alla presenza del segretario della Lega Nord Romagna, Jacopo Morrone, del coordinatore di Forza Italia per l’Emilia Romagna, Massimo Palmizio, del consigliere regionale del Carroccio, Massimiliano Pompignoli, del professor Stefano Bruno Galli (docente di “Storia delle dottrine politiche” all’Università di Milano”), del coordinatore del “Comitato per il No” di Forza Italia per l’Emilia Romagna, Enrico Sirotti Gaudenzi, e di Gabriele Vallicelli e Mauro Cacciaguerra, referenti per Castrocaro del comitato del "No".

"Si tratta - viene spiegato - di una proposta di riforma studiata a tavolino che evidenzia l’incapacità e l’impreparazione di questo Governo nel rispondere alle vere esigenze del Paese. L’unico fine è quello di continuare a governare ed è per questo che il Presidente del Consiglio in combine con il Ministro per le Riforme Costituzionali difendono a spada tratta un provvedimento che in realtà mette a repentaglio i fondamenti della nostra democrazia".

"Questa riforma – hanno condiviso i rappresentanti del centrodestra - non porta risparmi significativi, non elimina il Senato e anzi, lo declassa ad un Ente di secondo livello. I cittadini non potranno più esprimere alcuna preferenza sulla sua composizione permettendo ai soliti noti di continuare a governare e a decidere al posto degli italiani". Sottolineata inoltre "l’incoerenza che sta alla base della riforma così come è formulata: gli stessi uomini della sinistra la rimandano al mittente e basta dare un occhiata al corpo politico del Pd per capire dove soffia il vento".

"I cittadini si troveranno a votare un provvedimento che cancella ogni concetto di federalismo. Con l’approvazione di questa riforma, infatti, molte competenze oggi gestite dalle Regioni verranno di fatto affidate allo Stato e questo si ripercuoterà drammaticamente sulle autonomie locali, aumentando esponenzialmente i casi di inefficienza, i procedimenti legislativi e svilendo rappresentanza dei territori e la sovranità popolare - concludono -. Quella della costituzione del comitato per il "no" a Castrocaro è la prima occasione per la nascita di una nuova alternativa a 5 anni di malgoverno della sinistra in vista delle prossime elezioni amministrative".

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