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Referendum, nove sindaci e 76 consiglieri uniti per il "Sì"

Il prossimo 4 dicembre i cittadini italiani saranno chiamati a giudicare, attraverso il Referendum, la proposta di riforma della Costituzione.

Il prossimo 4 dicembre i cittadini italiani saranno chiamati a giudicare, attraverso il Referendum, la proposta di riforma della Costituzione. “Una riforma attesa da molti anni e, dopo una lunga elaborazione ed un proficuo confronto, ora a portata di mano. Nell'auspicio che i cittadini riconoscano l’importanza della partecipazione all’appuntamento referendario, vogliamo sottolineare la portata della riforma proposta e rimarcare come il Sì possa contribuire a migliorare il futuro del nostro Paese”, si apre così l’appello che 9 sindaci dei Comuni della Romagna Forlivese hanno sottoscritto a pochi giorni dal voto.

“Troppo spesso ci si lamenta di uno Stato lento, farraginoso, dominato dalla burocrazia, amministrato da chi non decide nei tempi utili a quelli della società civile. E’ possibile migliorarne il funzionamento? Sì! Come? Attraverso il superamento del bicameralismo perfetto, grazie alla diminuzione dei costi della politica e all’eliminazione dei conflitti di competenza tra Stato e Regioni sul titolo V, con l'obiettivo di accrescere l'efficienza della Pubblica Amministrazione e garantire la partecipazione democratica alla vita pubblica”, sostengono i primi cittadini.

“Crediamo che la modifica della Costituzione sia fondamentale per completare la riforma delle Province, ad oggi enti "sospesi", che però gestiscono ancora funzioni fondamentali. Non solo. Crediamo che la riforma sulla quale i Cittadini sono chiamati ad esprimersi, sia un passaggio chiave per completare il riordino istituzionale territoriale, semplificato e meno frammentato nelle competenze, per garantire la continuità dei servizi anche nei piccoli Comuni, in una visione condivisa delle scelte strategiche territoriali. Siamo convinti che un Paese moderno, in linea con i tempi e con le aspettative dei Cittadini, debba migliorare i suoi meccanismi di funzionamento”, proseguono i sindaci.

“Oggi siamo chiamati a confrontarci con altri Paesi, in Europa e nel mondo, ad esempio su temi come il lavoro, la formazione, il turismo: temi sui quali scontiamo un gap di competitività dovuto a percorsi legislativi troppo lenti e complessi. Siamo certi che la riforma costituzionale proposta contribuirà a colmare questa distanza che non ci possiamo e non ci vogliamo più permettere, senza però mettere in discussione la partecipazione democratica sulla quale cui si fonda il nostro Paese, garantita dai capisaldi presenti e ribaditi nella prima parte della Costituzione. Noi crediamo di SI’”.

I sindaci che hanno sottoscritto l’appello sono: Davide Drei, Giorgio Frassineti, Gabriele Fratto, Mauro Grandini, Marco Menghetti, Luigi Pieraccini, Daniele Valbonesi, Luigi Toledo, Gabriele Zelli.


I CONSIGLIERI COMUNALI PER IL SI 
 “Sono tante le ragioni che ci spingono a votare sì – spiegano 76 Consiglieri comunali del Comprensorio forlivese -. Vogliamo elencarne alcune tra le più significative: la semplificazione del processo legislativo, con tempi certi per la promulgazione delle leggi e una vera centralità del Parlamento, non solo a parole; più stabilità per i governi futuri con una sola Camera che da la fiducia al Governo e un Senato che finalmente rappresenterà davvero i territori; l'abolizione definitiva delle Province permettendo il compimento del riordino istituzionale avviato dalla Legge Del Rio, verso la costituzione delle città metropolitane e delle aree vaste; consistenti risparmi di denaro pubblico scaturiti dall'eliminazione degli stipendi di 315 senatori, dall'abolizione del CNEL, dalla riduzione dei compensi ai consiglieri regionali e dall'abolizione dei rimborsi ai gruppi consiliari regionali, al pari di quanto è già stato fatto in Emilia Romagna; abolizione della legislazione concorrente tra Stato e Regioni, con conseguente drastica riduzione dei contenziosi alla Corte costituzionale; certezza di validità di tutte le leggi elettorali, che prima di entrare in vigore potranno essere esaminate in 30 giorni dalla Corte costituzionale; più partecipazione diretta dei cittadini con l'introduzione dei referendum propositivi e di indirizzo e l'obbligo del parlamento di esprimersi sulle leggi di iniziativa popolare”.
 
“Questi sono per noi sette buoni motivi per votare Si al Referendum del 4 dicembre.  Auspichiamo che i cittadini comprendano l' importanza di andare a votare e di farlo in modo consapevole ed informato”, concludono i consiglieri.
 
Elisa Agostini, Davide Baraghini, Romina Bassenghi, Massimiliano Camporesi, Vilma   Giorgetti, Claudia La Penna, Andrea Minotti, Loris Neri, Filippo Scogli, Matteo Zagnoli, Caterina Zamagni (Bertinoro), 
Quinto Biondi, Patrizia Campacci, Ivan Fabbri, Francesco Ravaioli, William Sanzani (Castrocaro e Terra del Sole), 
Paolo Baldoni, Pierangelo Bergamaschi, Angela Bevoni, Antonio Dattoli, Marco Lorusso, Gimmi Ravaglia, Igor Rossi (Civitella di Romagna), 
Marco Carnaccini, Chiara Mattielli (Dovadola),
Valentina Ancarani, Enzo Bandini, Michele Bertaccini, Paolo Bertaccini, Patrizia Castellucci, Annalisa Chiodoni, Loretta Fiorentini, Andrea Laghi, Maria Maltoni, Paride Maretti, Luigi Sansavini, Nada Zani, Jacopo Zanotti, Massimo Zoli (Forlì), 
Paolo Anconelli, Tony Golfarelli, Aida Leoni, Piero Maestri, Enrico Monti, Simon Pietro Righi, Elisa Rinaldini, Mirco Spazzoli, Daniele Valentini (Forlimpopoli), 
Sara   Bravaccini , Luigi Pantoli, Paola Zucchi (Meldola), 
Stefano Scalini, Gianpaolo Valtancoli (Modigliana),
Mauro Bendoni, Claudia Paola Di Mauro (Portico e San Benedetto), 
Filippo Amadori, Natascia Castori, Settimio Ceccarelli, Carlo Spagnoli, Monica Vallicelli, Chiara Venturi (Predappio), 
Alessandra Biondi, Gheoghe Bura, Luigi Capacci, Matteo Morrocchi, Stefano Ruggeri, Salvatore Valente, Stefano Zaccaria (Premilcuore),
Giulia Miserocchi, Valeria Monti (Rocca San Casciano),
Luca Boattini, Verusca Eneidi, Isabel Guidi, Ilaria Marianini, Goffredo Pini (Santa Sofia),
Luigi Versari (Tredozio).

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