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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Referendum, il commento dell'Anpi: "Grande gioia, come Davide contro Golia"

"n tanti hanno finto dimenticanza che questa Costituzione c’era quando, con enormi sacrifici del popolo, l’Italia è diventata la sesta Nazione industriale del mondo, la seconda in Europa, posizioni ancora difese ancorchè in affanno crescente"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"Impedire la rottamazione anche della Costituzione e metterla in sicurezza; respingere un altro durissimo attacco ai delicati equilibri democratici del Paese, travestito da slogan demagogici ed arroganti, privi di concretezza, vuoti di significato; aprire una nuova e diversa fase della vita sociale, economica, politica nazionale mettendo al centro –finalmente- problemi giganteschi irrisolti e ingiustizie sociali vecchi e recenti. In tanti hanno finto dimenticanza che questa Costituzione c’era quando, con enormi sacrifici del popolo, l’Italia è diventata la sesta Nazione industriale del mondo, la seconda in Europa, posizioni ancora difese ancorchè in affanno crescente. Quando, sotto la guida del suo arco istituzionale rappresentativo abbiamo resistito e poi sconfitto tremendi attacchi del terrorismo interno e internazionale. Quando, nonostante le terribili commistioni politica-mafie, la crescita di ladri di Stato e lobby perverse, tese a svuotarne identità e valori, la parte migliore del Paese l’ha difesa e valorizzata sempre come perno per un cambiamento concreto e positivo delle condizioni materiali, morali, culturali.

Cambiamento è parola vuota se separata dagli interessi e dai bisogni popolari, meschina perché ingannevole, pericolosa perché mistificante e mercenaria. L’Anpi esprime gioia per la vittoria del "No" e orgoglio per il contributo dato in autonomia e con enormi sacrifici della stragrande maggioranza dei suoi attivisti. Davvero Davide contro Golia. Nel 2016 contro gli stravolgimenti del Governo Renzi, così come nel 2006 contro quelli tentati dal Governo Berlusconi. Fuori da tattiche e strategie partitiche tese a strumentalizzare la Costituzione per fini di parte e distruggere l’ispirazione originale, ampiamente unitaria, dei Padri Costituenti. La rigorosa coerenza dell’Anpi è il pieno, intransigente rispetto dell’eroismo epico dei nostri Padri Partigiani. Dal loro sangue versato per la Libertà e l’Indipendenza della Patria, germogliò la nostra amata Costituzione anti-fascista. Adeguarla, in coerenza con l’evoluzione della società, è lecito e dovuto. Stravolgerla è illecito e va negato. 

L’Anpi ha portato a termine la sua missione, ma resterà guardinga. Ancor più attiva e impegnata su ogni terreno e ad ogni livello, per riavviare un’indispensabile Rivoluzione Democratica per la piena attuazione della Carta, bene comune e fondamento della coesione del popolo. Ai Partiti, alla politica, funzioni e responsabilità proprie per avviare a soluzione i gravi problemi del Paese, senza alibi né vie di fuga dalla realtà. Così la fiducia del popolo, ormai ridotta a insignificanza, può e deve essere riconquistata. E i sindaci che lunedì e martedì scorsi hanno sfidato nelle piazze questa Costituzione per spirito di parte, ricordino che la sovrapposizione Partito/Stato, che anticamente è stato un cancro dalle conseguenze devastanti, ha segnato una ferita che loro per primi devono, ora, suturare per recuperare la fiducia delle comunità intere al governo delle quali sono insediati".

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