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Rifiuti, la raccolta differenziata è ormai un'abitudine

In Emilia-Romagna la raccolta differenziata è ormai una prassi consolidata. Lo dimostrano i dati di una ricerca che la Regione ha commissionato ad Ervet: su 1.506 cittadini intervistati, l’84% dichiara di farla

In Emilia-Romagna la raccolta differenziata è ormai una prassi consolidata. Lo dimostrano i dati di una ricerca che la Regione ha commissionato ad Ervet: su 1.506 cittadini intervistati, l’84% dichiara di farla. A comunicarlo, il consigliere regionale PD, Tiziano Alessandrini. “L’indagine mette in luce comportamenti virtuosi, come l’acquisto di prodotti senza imballaggio – illustra il consigliere -: il 64% degli intervistati ha dichiarato di comprare frutta e verdura sfusi, mentre il 40% beve acqua dal rubinetto. Questa percentuale ha fatto registrare un sostanziale incremento rispetto al passato, quando chi sceglieva di non acquistare acqua in bottiglie si fermava attorno al 23% nel 2004 e al 28% nel 2005”.

L’indagine evidenzia però anche un’elevata diffusione dello spreco alimentare: più del 50% dei cittadini emiliano-romagnoli buttano alimenti (sporadicamente o spesso). I prodotti buttati con più frequenza risultano essere quelli a breve conservazione, soprattutto prodotti freschi come frutta e verdura, seguiti da pane, prodotti in scatola e pasta. Nel 70% dei casi la prima causa dello spreco è l’eccessivo acquisto di cibo, indotto spesso da promozioni.

“La seconda parte dell’indagine riguarda l’atteggiamento degli intervistati verso le politiche di gestione dei rifiuti e nei confronti dei servizi di igiene urbana, come la pulizia delle nostre città e la raccolta dei rifiuti – continua Alessandrini -: le valutazioni tra il buono e l’ottimo variano dal 50 al 70%. Un ottimo risultato”.

“La Regione sta definendo un nuovo Piano dei rifiuti che sostituirà gli attuali Piani provinciali – conclude il consigliere -, con l’obiettivo di ridurre la produzione dei rifiuti, fare un netto salto in avanti nel recupero di materia e di gestire il tutto in modo sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Per riuscirci, c’è bisogno della collaborazione di tutti: dagli enti gestori al mondo imprenditoriale, dalle istituzioni ai cittadini. Fondamentale è poi il ruolo delle Istituzioni e, per questo, il Piano regionale metterà in valore le migliori esperienze realizzate sul territorio”.

 

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