Rifiuti da Roma, Pompignoli (Lega): "La Regione apre allo smaltimento anche a Forlì. Delibera approvata sotto le feste"
Argomenta Pompignoli: "Nella delibera numero 2 del 5 gennaio si parla della necessità di salvaguardare la cittadinanza romana da rischi per l’igiene pubblica e da pregiudizi per la qualità ambientale, per il decoro e la vivibilità urbana"
La Regione Emilia Romagna ha deliberato ufficialmente “di accogliere per un periodo di tre mesi la richiesta del sindaco del Comune di Roma e di disporre che i rifiuti urbani indifferenziati, provenienti dalla Capitale, siano conferiti per un quantitativo massimo di 8mila tonnellate al mese, al termovalorizzatore più prossimo fra quelli gestiti da Herambiente, con flessibilità - al bisogno - verso gli altri impianti di recupero energetico R1 del medesimo gestore". A riportarlo è il consigliere della Lega, Massimiliano Pompignoli
Attacca l'esponente del Carroccio: “Considerato che il nostro termovalorizzatore di norma smaltisce anche i rifiuti del riminese, come quelli di Bellaria Igea Marina, lasciando intuire una cronica sofferenza dell’impianto di Coriano, e che si fa carico in parte anche di quelli di Bologna e del comprensorio imolese, è facile immaginare dove andranno a finire i rifiuti di Roma. Spero di sbagliarmi, ma la delibera lascia poco spazio all’interpretazione Nel provvedimento della Regione si legge che l’impianto di trattamento meccanico-biologico (TMB) di Malagrotta, andato a fuoco lo scorso 24 dicembre, “risulta inutilizzabile" e, allo stato attuale, non è possibile prevedere i tempi per il ripristino della sua funzionalità".
Argomenta Pompignoli: "Nella delibera numero 2 del 5 gennaio si parla della necessità di salvaguardare la cittadinanza romana da rischi per l’igiene pubblica e da pregiudizi per la qualità ambientale, per il decoro e la vivibilità urbana. Tutti concetti bellissimi e condivisibili, che tuttavia dovrebbero valere anche per la comunità romagnola, con particolare riferimento a quella forlivese, costretta a convivere con un inceneritore che per oltre il 90% brucia rifiuti indifferenziati provenienti da altre città. La politica si è espressa all’unanimità su questa questione, chiedendo il progressivo spegnimento dell’inceneritore di Coriano e il divieto di conferimento di rifiuti che provengono da sistemi diversi da quello di Alea. Chiediamo semplicemente che la Regione rispetti le volontà di un’intera comunità".