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Rifondazione, Sinistra Italiana e Possibile: "Maschilismo in commissione Pari Opportunità"

"Non intendiamo fomentare una guerra tra i sessi ma siamo costretti a rivendicare le motivazioni che ci hanno, peraltro, indotti a scioperare l’8 marzo in occasione della mobilitazione internazionale promossa dalla piattaforma “Non una di meno”.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Non intendiamo fomentare una guerra tra i sessi ma siamo costretti a rivendicare le motivazioni che ci hanno, peraltro, indotti a scioperare l’8 marzo in occasione della mobilitazione internazionale promossa dalla piattaforma “Non una di meno”.  Ci si è opposti alla violenza sulle donne in senso lato, senza rilegarla al mero atto di forza fisica esercitato dal più prestante sulla più debole.  Abbiamo voluto analizzare e condannare il contesto sociale che promuove il mantenimento di stereotipi e schemi mentali, tollerati e largamente giustificati, che impediscono alle donne in difficoltà tanto di acquisire consapevolezza della violazione subita quanto di porre fine ai soprusi. La violenza assume diverse forme: verbali, psicologiche, finanche economiche a causa di una maggiore esposizione al precariato e ad una negata parità in ambito lavorativo.

Riteniamo, pertanto, vergognoso l’atteggiamento prevaricatorio di Avolio e Mezzacapo per due motivi. In primo luogo, non accettiamo simili provocazioni da chi supporta e difende  teorie sul “complotto del gender” ed è acquiescente ad iniziative come quelle svolte nell’Aula Icaro del Liceo Classico sulle differenze di genere. “Lezioni” che possono essere perfettamente sintetizzate in una frase del primo relatore, tale Gandolfini, secondo il quale “ognuno ha il suo ruolo complementare nella società. Gli uomini sono di natura più rudi, le donne più accoglienti e mansuete, più propense all’accudimento”. E’ la stessa forma mentis contro la quale si sono opposti decenni di lotte per l’emancipazione femminile. In secondo luogo, riteniamo che la Commissione alle Pari Opportunità debba essere il più aperta possibile e che la pretesa avanzata dai due consiglieri di presiederla  sia del tutto inaccettabile e fuori luogo. Ci permettiamo di rilevare, per quanto attiene a Mezzacapo, che sia proprio il partito xenofobo e antifemminista di cui è portavoce a rendere il consigliere piuttosto disadatto ad un tale ruolo.
La commissione dovrà essere aperta e le tematiche largamente condivise e, perché questo si realizzi, è necessario anche il coinvolgimento di quelle forze politiche e sociali, pur se esterne al Consiglio Comunale, le quali sono, da sempre, a fianco dei movimenti e delle associazioni che hanno fatto della lotta per la parità di genere la loro ragion d’essere. Vogliamo partecipare!

Chiara Mancini, Rifondazione Comunista – Federazione di Forlì
Valentina Rossi, Sinistra Italiana – Forlì-Cesena
Elisa Fiorini, Possibile – Forlì – Cesena

 

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